Banche italiane promosse da DBRS: risultati semestrali solidi, ecco i fattori chiave
Promosse a pieni voti le grandi banche italiane. Intesa Sanpaolo, UniCredit, fino a Banco BPM, BPER e MPS, hanno registrato nel secondo trimestre del 2022 un utile netto aggregato di 4,8 miliardi di euro, in aumento del 62% rispetto al 2° trimestre 2021 , o del 20% escludendo sia l’impatto in Russia e Ucraina che il badwill derivante dall’acquisizione di Banca Carige da parte di BPER.
I numeri sono quelli snocciolati da un report di DBRS Morningstar secondo cui la performance del 1° semestre 2022 delle banche italiane è stata guidata dall’aumento dei ricavi, dalla diminuzione delle spese operative e dalla riduzione dei costi del credito su base sottostante. Secondo il report, i ricavi del semestre hanno beneficiato della crescita dei ricavi core e dell’attività di trading, supportati da maggiori flussi di business abbinati a tassi di interesse più elevati, si legge nell’analisi dall’agenzia di rating.
”Riteniamo che le banche italiane siano in una posizione migliore per resistere a un potenziale deterioramento della qualità del credito e alla conseguente necessità di maggiori accantonamenti a causa dei venti contrari dell’inflazione, considerando i loro profili di rischio rafforzati, le strutture dei costi più snelle, la disponibilità di accantonamenti a copertura di COVID-19 e ricavi al rialzo da tassi più elevati”, ha affermato Andrea Costanzo, Vice President del team DBRS Morningstar Global Financial Institutions.
“Le banche sono state anche in grado di assorbire l’impatto negativo sulla loro capitalizzazione dell’allargamento dello spread sovrano italiano connesso all’accresciuta volatilità derivante dall’invasione russa dell’Ucraina, e aggravata dalla recente crisi politica nel Paese che ha portato a elezioni anticipate a settembre”, ha aggiunto Costanzo.
Ecco la view di Scope Ratings: conti semestrali confermano la solidità del settore
Anche Scope Ratings, altra agenzia di rating, analizzando i risultati semestrali delle banche italiane, ne ha confermato la solidità. Nel report diffuso ieri gli esperti scrivono: “I fondamentali del credito delle grandi banche italiane rimangono solidi. I risultati del primo semestre, trainati dalla crescita economica, dall’aumento dei prestiti, dal rialzo dei tassi di mercato e dalle basse perdite su crediti, sono rassicuranti, così come la guidance sul costo del rischio di circa 40 pb per il resto dell’anno”.