Notizie Notizie Italia Banche italiane e Npl: svolta nel 2017, almeno 70 mld di transazioni per il 2018

Banche italiane e Npl: svolta nel 2017, almeno 70 mld di transazioni per il 2018

14 Giugno 2018 09:52

La strada percorsa dalle banche italiane sul fronte della riduzione dei Non performing loans (NPL) nel 2017 è stata quella giusta e su quella si dovrà procedere anche nel corso del 2018. E la tendenza dei primi mesi dell’anno fa ben sperare. Secondo l’ultima edizione dello studio di PwCIl mercato italiano degli NPL – What’s next..?!”, il mercato italiano degli Npl raggiungerà nel 2018 almeno 70 miliardi di transazioni (sono state già annunciate ulteriori operazioni per 28 miliardi). 

“Il mercato degli Npl è stato particolarmente dinamico, nello specifico si è caratterizzato per una fase di consolidamento del settore del servicing attraverso l’acquisizione di alcune piattaforme di gestione da parte di grandi player – commenta Pier Paolo Masenza, financial services deals leader di PwC-. Per il futuro ci aspettiamo un focus sull’ulteriore smaltimento di Npl e sulla ridefinizione delle attività di servicing”.

La svolta nel 2017

Il 2017 può essere considerato l’anno di svolta per il settore bancario italiano, con il volume complessivo di Npl che ha registrato un forte calo nell’ultimo anno. Dai 324 miliardi lordi alla fine del 2016, è diminuito fino a raggiungere 264 miliardi lordi alla fine del 2017. Tutte le categorie, Bad Loans, UtP e Past Due mostrano questa tendenza positiva. E i primi cinque mesi del 2018 confermano il trend positivi: le operazioni ammontano a 37,4 miliardi di euro, tra cui Mps (24,1 mld) e IntesaSanpaolo-Intrum (10,8 mld).
“In aggiunta ai circa 37 miliardi di operazioni già concluse nel 2018, dal primo gennaio, il mercato ha già annunciato ulteriori operazioni pari a circa 28 miliardi, comprese diverse operazioni di cartolarizzazione con GACS (sostenuti dalle garanzie del Governo italiano sulle senior notes) e cessioni di portafogli UtP – si legge nel rapporto di Pwc -. Queste transazioni si prevede alimenteranno anche il mercato secondario Npl”.
Nella seconda parte dell’anno è prevista un’ulteriore accelerazione, con un aumento delle operazioni sui portafogli Npl per il secondo semestre 2018. Ecco le le principali operazioni in corso annunciate nel 2018:

Npl

 

…e il 2018
I primi cinque mesi del 2018 hanno visto chiudersi operazioni per 37,4 miliardi, tra cui le più significative sono state la cartolarizzazione dei Bad Loan perfezionata dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena per 24,1 miliardi e la cessione per 10,8 miliardi di Npl da Intesa Sanpaolo ad Intrum. Secondo il rapporto di Pwc, si attende un aumento delle operazioni sui portafogli Npl. E tra queste un peso significativo sarà rappresentato da cessioni di Npl con Gacs. “Da rilevare anche le prime operazioni di cessione massiva di UtP dal cui esito potrebbero dipendere le prossime operazioni straordinarie su questa categoria di crediti”, sottolinea ancora Pwc, ricordando che lo sforzo per ridurre il peso degli Npl e accelerare la ripresa sono una priorità strategica per le banche italiane nel 2018.

Gli esperti di Pwc segnalano che, guardando la composizione dei crediti deteriorati, a livello geografico, la maggiore concentrazione di gross bad loans è in Lombardia (21,9% del totale, con un gross bad loan ratio del 10,5%) e Lazio (11,1% del totale, con un gross bad loan ratio del 12%). Le regioni del Centro e del Sud Italia mostrano livelli più elevati di gross bad loan ratio rispetto al Nord Italia. La percentuale di secured bad loan è cresciuta dal 48% del 2016 al 50% di fine 2017. Alla fine del 2017, il segmento “Corporate & SME “continua a rappresentare la maggior parte dei gross bad loans, con un’incidenza del 70% seguito dal segmento “consumer” pari al 21%.