Banche e BTP in volata dopo Bce, strada aperta a nuovi stimoli
La Bce cambia la forward guidance avallando lo scenario di tassi più bassi nei prossimi mesi. Il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli ‘pari o inferiori’ a quelli attuali almeno fino alla prima metà del 2020 e in ogni caso finché sarà necessario per garantire la costante e sostenuta convergenza dell’inflazione con i suoi obiettivi a medio termine.
Banche del Ftse Mib accolgono bene lo statement
Sui mercati si sono subito mossi i Btp con nuovo strappo al rialzo sull’attesa di nuovi stimoli da Francoforte. Lo spread è in forte contrazione sotto i 180 pb (minimi da maggio 2018), tasso dei Btp a 10 anni sotto l’1,4% per la prima volta dal 2016 e rally delle banche a Piazza Affari. Unicredit, UBI Banca e Banco BPM hanno raggiunto rialzi fino al 2%. Sul valutario l’euro si conferma debole contro il dollaro.
Ecco cosa ha detto la Bce
Il Consiglio direttivo ha inoltre sottolineato la necessità di una posizione altamente accomodante della politica monetaria per un periodo di tempo prolungato, poiché i tassi di inflazione, sia realizzati che previsti, sono stati costantemente al di sotto dei livelli in linea con il suo obiettivo. “Di conseguenza, se le prospettive di inflazione a medio termine continuano a non raggiungere il suo obiettivo, il Consiglio direttivo è determinato ad agire, in linea con il suo obiettivo di inflazione. È quindi pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, a seconda dei casi, per garantire che l’inflazione si muova verso il suo obiettivo in modo sostenuto”, si legge nella nota.
In tale contesto, il consiglio direttivo ha incaricato i pertinenti comitati dell’Eurosistema di esaminare le opzioni, compresi i modi per rafforzare la propria forward guidance, le misure di mitigazione, come la progettazione di un sistema a più livelli per la remunerazione delle riserve e le opzioni per le dimensioni e la composizione di potenziali nuovi acquisti di attività nette, ossia il QE.
Sempre oggi il Consiglio direttivo della Bce non ha sollevato obiezioni riguardo alla designazione della candidata proposta, Christine Lagarde, alla carica di prossimo presidente dell’istituto centrale. In seguito al parere del Consiglio direttivo e all’adozione di un parere da parte del Parlamento europeo, Lagarde sarà nominata dal Consiglio europeo. Lagarde succederà a Mario Draghi, il cui mandato di otto anni quale presidente della Bce si concluderà il prossimo 31 ottobre.