Banca Generali punta su Nextam: offerta vincolante per rilevare il 100%
Un’acquisizione che si inserisce nel più ampio percorso di crescita avviato da Banca Generali nel private banking. L’operazione in questione è quella che vede il gruppo finanzario italiano procedere verso l’acquisizione di Nextam Partners. Banca Generali ha infatti lanciato un’offerta vincolante per acquistare il 100% di Nextam Partners, boutique finanziaria attiva dal 2001 nell’asset e wealth management oltre che nell’advisory per la clientela private ed istituzionale in Italia. Offerta accettata da parte delle rispettive controparti, con l’operazione che sarà sottoposta alle autorizzazioni e agli usuali adempimenti normativi e regolamentari previsti. A Piazza Affari, Banca Generali avanza in territorio positivo: il titolo sale di circa lo 0,9% a 19,17 euro (in mattinata l’azione si è spinta fino a quota 19,48, massimo intraday).
“L’acquisizione – spiega Banca Generali in una nota – si inserisce nel più ampio percorso di crescita avviato nel private banking, finalizzato a rafforzare la gamma dei servizi offerti e le proprie competenze”. Il portafoglio clienti di Nextam Partners conta circa 2.500 clienti, per conto dei quali il gruppo gestisce circa 5,5 miliardi di euro di masse in advisory, unitamente ad ulteriori 1,3 miliardi in asset management.
Nel dettaglio, il Gruppo Nextam Partners (riconducibile per l’80% ai tre soci fondatori – gestori indipendenti con consolidata esperienza nel settore – e per il restante 20% ad altri azionisti italiani ed esteri) è costituito da Nextam Partners sgr, Nextam Partners sim, con sedi a Milano e Firenze, e Nextam Partners, con sede a Londra.
IL PUNTO TECNICO a cura di Michele Fanigiulo
Brutta rottura per Banca Generali che il 18 ottobre ha infranto un livello di supporto molto importante collocato a 20 euro.
La situazione rimane dunque molto delicata per la banca italiana che, dopo una fase di lungo pull back avviato a fine maggio e test della ex trend line rialzista di lungo periodo (tratteggiata in blu nel grafico), ha ripreso la strada del ribasso anche con violenza. Infatti il titolo ha infranto il canale rialzista che ha guidato la fase di pull back. Movimento di ritorno che a ben vedere era di facile individuazione avendo volumi molto bassi rispetto al forte ribasso registrato a metà maggio, con RSI sceso in deciso ipervenduto. Avendo superato il ritracciamento di FIbonacci del 61,8% a inizio ottobre, il titolo non è più in una fase di correzione ma di vera e propria inversione e tra l’altro i forti volumi segnati sulla long day ribassista del 19 ottobre.
Urge dunque il recupero dei 20 euro per cominciare a vedere qualche miglioramento del quadro tecnico, con target a 21,56 e 23,35 euro. Sotto 19 euro invece riprende il trend ribassista con target a 17,4 e 16,66 euro.