Banca Generali: +31% per la raccolta da inizio anno, alzate le stime
Rafforzamento della posizione competitiva, digital trasformation, sostenibilità di sviluppo e incisività della raccolta. Queste le linee guida del modello di organizzazione e di servizio di Banca Generali al 2021 alla luce dell’evoluzione normativa di settore Mifid 2 (che sarà introdotta ad inizio 2018).
Per quanto riguarda il primo punto, la società accelera verso il posizionamento da “banca private” (60% masse totali da clienti >500k) puntando sulla consulenza per la protezione del patrimonio, il controllo del rischio e la diversificazione di prodotto in funzione degli obiettivi, che anticipano le linee guida della direttiva Mifid 2.
Nell’ambito della trasformazione digitale, “le iniziative già in corso –riporta la nota della società – prevedono una revisione dei processi bancari con l’obiettivo di instaurare un nuovo modello relazionale che passi da un sistema di processi verticali ad un processo E2E”.
In un’ottica di sviluppo sostenibile, “il trend di crescita di Banca Generali viene stimato in continua ascesa nel prossimo triennio con una spinta dalle management fees, front e banking fees”. Le masse sono stimate a 70 miliardi al 2021 e i prodotti di investimento (contenitori finanziari e nuova sicav) sono visti sopra al 30% del totale amministrato, raddoppiando dagli oltre 10 miliardi attuali.
620 milioni per la raccolta a giugno, 3,82 miliardi da inizio anno
“Nei prossimi mesi saremo in grado di presentare ulteriori novità nella nostra offerta gestita e questo ci rende molto ottimisti sugli obiettivi”. Così l’Amministratore delegato, Gian Maria Mossa, ha commentato i dati relativi la raccolta di giugno.
Il mese si è chiuso con una raccolta netta di 620 milioni portando il saldo da inizio anno ad un nuovo massimo di periodo a 3.820 milioni (+31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). La raccolta si è interamente indirizzata verso prodotti di risparmio gestito e assicurativo (621 milioni) con un risultato cumulato da gennaio di 3,4 miliardi (+102% annuo), pari al 90% del totale dei nuovi flussi.
Sulla base di questo andamento, il management ha rivisto al rialzo le attese di raccolta netta per l’anno corrente in un intervallo compreso tra i 5 miliardi e i 5,5 miliardi di euro (dai precedenti 4-4,5 miliardi).