Banca Carige: il 21 giugno cda decisivo, l’aumento rischia di diventare extra large
Il 21 giugno il board di Banca Carige, guidato ad interim da Gabriele Delmonte in attesa della scelata del nuovo ad, dovrà delineare le risposte ai chiarimenti chiesti dalla Bce su più fronti, da presentare entro il 23 giugno. Il mercato guarda con timore ai prossimi sviluppi che con ogni probabilità implicheranno una ricapitalizzazione superiore rispetto ai 450 mln di euro decretati lo scorso febbraio.
I tre nodi: governance, Npl e fabbisogno capitale
La Bce ha posto il 23 giugno come termine ultimo per ricevere chiarimenti sulla governance della banca, sull’esecuzione del piano di riduzione degli NPL e sul conseguente fabbisogno di capitale. Il Consiglio di Amministrazione di Carige ha risposto che fornirà le informazioni richieste entro la data indicata, consapevole che il mancato adempimento comporterebbe eventuali valutazioni da parte della BCE previste dalla normativa di Vigilanza. “Siamo in contatto con la Bce, faremo tutto d’amore e d’accordo. Una fetta di Npl l’abbiamo già licenziata, per l’altra non ci vorrà molto tempo”, ha detto ieri il presidente di Banca Carige, Giuseppe Tesauro.
Ancora irrisolta la questione relativa ai crediti deteriorati, da cui dipenderà anche l’entità dell’aumento di capitale che potrebbe lievitare rispetto ai 450 milioni definiti lo scorso febbraio. L’obiettivo, stando a quanto riporta oggi Il Sole 24 Ore, è riuscire a valorizzare i Npl meglio di quanto fatto da Unicredit (poco più del 12% del valore nominale). Npl che ammontano a 3,4 miliardi di euro, 950 mln dei quali da allineare attraverso Gacs, mentre la restante tranche di crediti deteriorati dovrà essere ceduta attraverso la costituzione della società veicolo.
Stando alle indiscrezioni che circolano negli ultimi giorni l’aumento potrebbe quasi raddoppiare in area 800 milioni (c’è chi parla anche di 1 miliardo), superiore alle richieste della Bce che sarebbero in area 600 mln.
A Delmonte le deleghe dell’ex ad Bastianini, corsa per l’individuazione del nuovo ad
Carige ha nominato Direttore Generale ad interim il Chief Lending Officer Gabriele Delmonte. Sono stati inoltre conferiti gli incarichi ad interim di Chief Financial Officer a Gianluca Caniato e di General Counsel a Edoardo Vinelli. Tra le priorità del momento dell’istituto che fa capo a Vittorio Malacalza che proprio l’individuazione in tempi molto brevi del nuovo amministratore delegato dopo l’allontanamento dell’ad Guido Bastianini, sfiduciato dal cda. Uscita di Bastianini che ha provocato una forte spaccatura nel consiglio con le successive dimissioni di tre consiglieri.