Banca Carige: accordo trovato, parte aumento di capitale. Per Banca Akros titolo diventerà penny stock
E’ la stessa Banca Carige a parlare di un aumento di capitale iperdiluitivo. Borsa Italiana lo conferma, scrivendo in una nota diffusa stamattina che l’operazione è “fortemente diluitiva”. Tutto questo mentre gli analisti, dopo gli sviluppi degli ultimi giorni, iniziano a snocciolare i giudizi sui termini della ricapitalizzazione. Tra di loro, indicativo è il giudizio di Banca Akros: “Carige diventerà una ‘penny stock’ di difficile negoziazione, ma dovrebbe essere messa nelle condizioni di lavorare alla realizzazione del suo business plan”.
Dal canto loro i mercati, per ora, si prendono il tempo di riflettere, mentre sempre Borsa Italiana, nel dare la sua approvazione come ha fatto poco prima la Consob al rientro del titolo nelle contrattazioni, precisa che l’azione di Banca Carige rimarrà comunque in pre-asta fino alle ore 11:00.
Le azioni dell’istituto non sono riuscite, d’altronde, a fare prezzo, con un tonfo teorico del 48%.
La notizia positiva è che la situazione di impasse che aveva portato il titolo Banca Carige a essere sospeso dalle trattative a un passo dalla risoluzione, si è risolta, attraverso l’accordo raggiunto tra i soci e il consorzio di garanzia.
In particolare il primo azionista dell’istituto, Malacalza Investimenti, ha firmato l’impegno a sottoscrivere l’aumento di capitale coerentemente con la quota attualmente detenuta, pari al 17,6%. Stesso impegno confermato dagli altri principali soci: Gabriele Volpi, attraverso la Compania Financiera Lonestar, ha confermato il proprio 6% e si è impegnato a salire al 9,9%, Aldo Spinelli ha deciso di sostenere l’aumento di capitale (attraverso la Spininvest) in relazione alla partecipazione detenuta, pari allo 0,45% e l’impegno di Gruppo Cooperative Liguria è arrivato in base alla quota posseduta dell’1,76%.
Banca Carige ha così firmato gli accordi di costituzione del consorzio di garanzia con le banche
Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays.
Il consorzio sarà, precisamente, composto da Credit Suisse Securities Europe, Deutsche Bank London Branch in qualità di global coordinators e joint book runners e da Barclays Bank in qualità di co-global coordinator e joint book runner. Equita Sim affiancherà il consorzio di garanzia in qualità di co-garante a sua volta supportata da accordi di “prima allocazione” o “pari passu” con il consorzio di garanzia, sottoscritti da primari investitori istituzionali.
Inizia così oggi la settimana dell‘aumento di capitale da 560 milioni. A fare la loro parte, secondo alcune indiscrezioni, anche Intesa SanPaolo, Generali e UnipolSai, che parteciperebbero alla ricapitalizzazione convertendo le obbligazioni in azioni.
L’intenzione dell’istituto è quella di far partire l’operazione dopodomani 22 novembre, con termine al 6 dicembre prossimo, “chiedendo deroga rispetto al Calendario di Borsa che in questo caso indicherebbe quale data di inizio per l`esercizio dei diritti di opzione, lunedì 27 novembre”.
In base ai termini dell’operazione, l’istituto emetterà 49.810.870.500 nuove azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, aventi godimento regolare, da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio della Banca e di stabilire il rapporto di opzione in numero 60 nuove azioni per ogni azione ordinaria e/o di risparmio posseduta.
Riguardo alla tranche di riserva, l’istituto ha deciso di emettere 6 milioni nuove azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, aventi godimento regolare, al prezzo di emissione di 0,01 euro per ogni nuova azione ordinaria. Il controvalore massimo della tranche riservata sarà pertanto pari a 60 milioni di euro.