‘Back to school’ sui mercati: analisti guardano con prudenza al mese di settembre
Dopo avere archiviato il mese di agosto in territorio negativo, i mercati globali si preparano a un impegnativo ‘back to school’, con un autunno che si preannuncia caldo. Il mese non è partito sotto i migliori auspici: in evidenza la debolezza dell’economia cinese, confermata oggi dal dato relativo all’indice Pmi servizi stilato da Caixin (fase di espansione più bassa dal dicembre del 2022). Si guarda poi alle difficoltà del settore immobiliare, che hanno rappresentano una delle principali cause della frenata dei listini ad agosto.
Come di consueto il mese di agosto si è concluso dando voce ai banchieri centrali che si sono riuniti al Simposio di Jackson Hole (24-26 agosto) durante il quale è stato ribadito l’approccio dipendente dai dati prima delle riunioni di politica monetaria di settembre.
Settembre è tipicamente il mese più debole per i mercati: ecco perché
“Settembre è tipicamente il mese più debole per i mercati, a causa della depressione da fine estate, della raccolta delle perdite fiscali dei fondi comuni e delle spese per il rientro a scuola. Con le azioni già scese del 5% in agosto, questo modello stagionale contribuisce a creare un clima di cautela”. Lo sostiene Ben Laidler, global markets strategist di eToro sottolineando che il debole “effetto settembre” potrebbe essere stato anticipato ad agosto, come è ormai ben noto, e sta solo preparando il tipico rally di riposizionamento del quarto trimestre dell’anno.
Equita avverte: “rischi crescenti per la crescita”
Rischi crescenti per la crescita. Questo il titolo del consueto “Monthly report” di Equita nel quale la sim milanese guarda alle performance dei mercati nel mese appena concluso, analizzando il quadro attuale in prospettiva. In particolare, Luigi De Bellis, co-responsabile research team di Equita, spiega: “I segnali di rallentamento del ciclo economico si stanno intensificando, soprattutto in Europa e Cina, e che le pressioni inflazionistiche si stiano attenuando. Per queste ragioni, ci stiamo avvicinando velocemente alla fine del ciclo di rialzo dei tassi, e che inizieremo a vedere una riduzione dei tassi. La riduzione dei tassi è positiva per le valutazioni dell`azionario, ma nei prossimi mesi ci sarà da valutare l`entità del rallentamento del ciclo economico“.
La Cina resta, infatti, un grosso punto interrogativo sui mercati. La ripresa economica della seconda economia mondiale si conferma debole, con il gigante asiatico che è entrato in deflazione e le preoccupazioni nel settore immobiliare in aumento. Sotto pressione il real estate, con i problemi finanziari registrati dallo sviluppatore immobiliare Country Garden e da Evergrande che ha invocato il capitolo 15 del codice fallimentare statunitense.
Equita resta neutral sull’equity: più titoli di qualità rispetto ai ciclici
Uno scenario che spinge Equita a restare prudenti sull’equity. Gli esperti mantengono il posizionamento neutrale sull’azionario, privilegiando i titoli di qualità rispetto ai ciclici. In particolare, nel portafoglio raccomandato Equita mantiene un peso dell’investito molto vicino al benchmark (90% dall`89,8% del mese precedente e vs. peso neutro del 90%).
Kairos: “rotazione settoriale verso i difensivi è ancora un’opportunità”
“La rotazione settoriale verso i difensivi è ancora un’opportunità, magari andando a rivisitare area geografiche come la Svizzera che ha un beta inferiore al resto degli indici europei ed è settorialmente più difensiva e anche sul credito credo che si debba uscire dalle emissioni più rischiose”. E’ quanto emerge dalla rubrica settimanale ‘Market Flash‘ di Alberto Tocchio, Head of European Equity and Thematics di Kairos Partners sgr, con un messaggio di base che è sostanzialmente invariato rispetto a fine luglio.
Tocchio guarda alle vicende nazionali, con l’inevitabile riferimento alla tassa sugli extra profitti che ha scaldato Piazza Affari ad agosto. L’esperto avverte che sarà “un autunno caldo potenzialmente anche per il governo italiano che dopo l’annuncio della tassa sui profitti bancari sta cercando di trovare disperatamente delle risorse tanto che si parla ultimamente anche di potenziali vendite di quote di minoranza in alcune società quotate, con la partita del patto di stabilità e crescita tra gli stati europei che va accordato entro la fine dell’anno, senza possibilità di proroga delle misure straordinarie degli ultimi 3 anni post covid”.