Azimut: sette manager al posto di Albarelli, team unicum in Italia e Ue
Sette manager al posto dell’amministratore delegato. Così i soci di Azimut hanno definito il management team del gruppo. Nel dettaglio le deleghe dell’a.d verranno ripartite tra sette profili già presenti nel gruppo. Trattasi di Paolo Martini, Responsabile Distribuzione Italia e Responsabile Azimut Libera Impresa SGR, che ricoprirà anche il ruolo di Responsabile Marketing Mondo; Andrea Aliberti, responsabile di AZ Fund in Lussemburgo, sarà Responsabile Gestione Italia; Massimo Guiati, responsabile dell’area Asia-Pacifico, ricoprirà il ruolo di Responsabile Distribuzione Mondo, basato a Hong Kong; Giorgio Medda, responsabile del Gruppo per la Turchia, Medio Oriente e Nord Africa, sarà Responsabile Società Prodotto Mondo e si trasferirà in Lussemburgo; Claudio Basso, responsabile team multimanager in AZ Fund, sarà Responsabile Gestione Lussemburgo e Irlanda; Alessandro Zambotti, oggi a capo dell’area amministrazione e finanza, viene confermato in tale ruolo con responsabilità a livello mondiale. Gabriele Blei, responsabile delle attività estere e Business Development, ricoprirà il ruolo di Responsabile Azimut Mondo.
Dalle dimissioni di Albarelli ad un team a sette
Un team che si caratterizza per essere un unicum non solo in Italia ma anche in Europa ha sottolineato il presidente del gruppo di risparmio gestito, Pietro Giuliani. “La squadra dei top manager di Azimut ha già dato prova del suo valore con i risultati prodotti nei primi 3 mesi del 2019” sottolinea Giuliani. “Competenze nella gestione degli investimenti, competenze di marketing e commerciali, maturate anche all’estero, unite alla rigorosa attenzione a numeri e visione strategica fanno del team un ‘unicum’ non solo in Italia ma anche in Europa”. Dalle riunioni tra gli aderenti al patto di sindacato di Azimut Holding è stato anche deciso che sarà ancora Timone Fiduciaria, che raccoglie oltre il 24% del capitale, a presentare le liste per la nomina del nuovo Cda e del collegio sindacale. A dicembre le dimissioni di Sergio Albarelli, arrivate in un momento non facile per tutta l’industria del risparmio gestito che deve fare i conti con una forte contrazione della raccolta rispetto ai massimi degli ultimi anni. A monte della decisione del direttore e ceo del gruppo di risparmio gestito quotato in Piazza Affari una «scelta personale e in pieno accordo con gli organi sociali» aveva precisato Albarelli che per la risoluzione di fine rapporto ha ottenuto da Azimut quasi un milione di euro.