Azimut regina del Ftse Mib (+79% Ytd): sul mercato presenta i suoi investimenti alternativi
Da inizio anno Azimut è salito di quasi il 79% arrivando a conquistare la palma di miglior titolo del Ftse Mib. E il nuovo piano strategico annunciato dal gruppo promette di continuare la strada di successi avviata. A giugno, in occasione dell’Investor Day, presentando alla comunità finanziaria il nuovo management team, Azimut aveva illustrato la strategia di crescita nel settore degli investimenti alternativi. In quell’occasione, il presidente Pietro Giuliani aveva avuto modo di indicare i due pilastri del nuovo piano industriale di Azimut: paesi emergenti e investimenti alternativi.
Il nuovo piano strategico di Azimut nel segno degli investimenti alternativi
E proprio per offrire ai propri clienti l’accesso a ritorni superiori in un contesto di tassi estremamente bassi che hanno determinato nel risparmio gestito deflussi importanti e una fuga dei risparmi verso la liquidità, Azimut presenta la sua nuova strategia di crescita dedicata al settore degli investimenti alternativi nell’economia reale. Questi ultimi, ricorda Azimut, hanno offerto rendimenti superiori degli investimenti in società quotate: private equity, venture capital, private debt hanno generato ritorni annuali in media del 12% circa negli ultimi 10 anni, contro la media del 7,5% delle attività quotate. Inoltre, gli investimenti nei mercati privati rappresentano un fattore importante di differenziazione del portafoglio, in quanto non correlati alle dinamiche dei mercati finanziari.
Azimut Libera Impresa e Demos1
Nella nuova strategia targata Azimut troviamo la creazione attraverso Azimut Libera Impresa Sgr di una piattaforma integrata di prodotti e servizi dedicata a imprenditori e PMI da un lato e investitori e risparmiatori dall’altro. Obiettivo è favorire l’immissione di liquidità nell’economia reale al fine di stimolarne la crescita e renderla sostenibile nel tempo, offrendo al contempo opportunità di rendimento maggiori a risparmiatori e investitori. La piattaforma Azimut Libera Impresa comprende ad oggi otto fondi, tra i quali alcuni in fase di lancio e altri che saranno varati nel corso dei prossimi mesi, per una raccolta complessiva di 1,5 miliardi di euro a fine 2020.
Nella nuova linea strategica anche Demos 1, il primo fondo chiuso di private equity retail al mondo, con importo minimo di sottoscrizione pari a 5 mila euro, dotazione di 350 milioni di euro da investire in aziende italiane, con un fatturato compreso tra i 30 e i 250 milioni e un ticket di investimento per operazione dai 20 ai 60 milioni di euro. “Abbiamo chiamato questo fondo Demos”, spiega Pietro Giuliani, presidente del Gruppo Azimut, “perché democratizza il mercato offrendo anche ai risparmiatori la possibilità di accedere a rendimenti e opportunità fino ad oggi riservati agli investitori istituzionali o ai family office”. La crescita negli investimenti in private market rappresenta una linea strategica di grande importanza per il gruppo guidato da Giuliani: dei 56 miliardi di euro di masse gestite da Azimut oggi circa l’1% è rappresentato da asset alternativi ma entro 5 anni il peso di tali attività crescerà ad almeno il 15% degli asset under management al 2024.
Azimut diventa così il primo operatore nel risparmio gestito in Italia a intraprendere la crescita nel settore degli investimenti alternativi, “una diversificazione che ci permetterà di offrire migliori rendimenti ai nostri clienti e di diventare un gestore al passo con i tempi e con i migliori asset manager mondiali” spiega Giuliani. “Oggi abbiamo aggiunto questo importante tassello di crescita che nei nostri piani al 2024 vale almeno dieci miliardi di euro e che ci permetterà di aumentare i rendimenti attesi per i nostri clienti del 1,5-2% all’anno” conclude il presidente.