Azimut e le 4 mosse negli investimenti alternativi. Obiettivo? 10 mld di euro di masse in 5 anni
Azimut non perde la maglia di miglior titolo del Ftse Mib di questo 2019. E quando mancano poco più di due mesi alla fine dell’anno, il titolo del gruppo del risparmio gestito non sembra intenzionato a lasciare la vetta al listino milanese, forte di un rally di quasi il 100% (98,3% per l’esattezza) da inizio anno. Più staccate, seppur con rialzi sostenuti, Stm (+70,3% ytd) e Ferrari (+63,3% ytd).
In attesa dei risultati del terzo trimestre 2019 che Azimut presenterà il prossimo 7 novembre, il mercato guarda agli annunci che sono arrivati stamattina durante l’evento di inaugurazione di Ali Expo, la due giorni dedicata a investimenti ed economia reale organizzata dal Gruppo Azimut. A Piazza Affari, poco prima delle 12.30 il titolo Azimut mostra un rialzo di circa mezzo punto percentuale a 18,54 euro.
Investimenti alternativi: le 4 mosse
Azimut la definisce la “nuova frontiera” sugli alternative asset: quattro iniziative in tutto per raggiungere il target di 10 miliardi di euro di masse nei prossimi cinque anni. In particolare, il gruppo ha annunciato l’ingresso nel settore immobiliare e infrastrutture con la creazione di una nuova divisione di Azimut Libera Impresa Sgr guidata da Andrea Cornetti che lascia l’incarico di general manager di Prelios Sgr per assumere in Azimut Libera Impresa Sgr il ruolo di amministratore delegato con deleghe sul business real estate e infrastrutture.
“Entriamo in un settore strategico per gli investimenti alternativi con una figura di primo piano – dichiara Pietro Giuliani, presidente di Azimut Holding –. Con Andrea e il suo bagaglio di esperienze nel settore real estate, Azimut si arricchisce di una grandissima competenza che ci permette di avviare da subito la nostra operatività negli investimenti immobiliari con un focus anche sulle infrastrutture sociali”.
Una seconda iniziativa è il nuovo fondo Italia 500, realizzato in collaborazione con P101, dedicato all’investimento in start up e Pmi innovative e che è al momento in fase autorizzativa da parte delle autorità competenti. “Dopo 5 anni di presenza nel mondo delle start up, con SiamoSoci e Mamacrowd, e nel venture capital in Italia attraverso la partnership con P101 Sgr – si legge in una nota -. Azimut rafforza la collaborazione con la creazione del nuovo fondo comune di investimento alternativo chiuso non riservato con 40 milioni di euro di target di raccolta e un importo minimo di sottoscrizione di 5 mila euro”.
Sempre nel campo del venture capital, Azimut ha presentato una partnership con la piattaforma di innovazione B2B Gellify: il gruppo del risparmio gestito ha partecipato in qualità di lead investor a un round di finanziamento di 15 milioni di euro nella società fondata da Fabio Nalucci che seleziona, investe e fa crescere start up innovative nel settore digitale e le connette con aziende consolidate. E infine, l’avvio di un accordo con la fintech londinese Wiserfunding. “Basandosi su un algoritmo proprietario – spiega Azimut – sta rivoluzionando il mondo della valutazione del rischio creditizio per le piccole e medie imprese”.
Cresce l’attesa per la trimestrale
Intanto cresce l’attesa per la trimestrale: Azimut comunicherà i risultati del terzo trimestre giovedì 7 novembre. Aspettando questi numeri gli analisti hanno iniziato a snocciolare le loro previsioni sul penultimo trimestre dell’anno. Neri giorni scorsi gli analisti di Mediobanca Securities, che mantengono la raccomandazione neutral su Aizmut con un target èprice di 18 euro, hanno comunicato le stime trimestrali che vedono i ricavi totali in crescita del 23% rispetto all’anno precedente, pari a 233 milioni di euro, e commissioni di performance di 23,2 milioni (rispetto ai 29,7 milioni riportate nel trimestre passato e ai 14,8 milioni nel terzo trimestre 2018). Mediobanca stima inoltre un utile operativo di 85,4 milioni di euro e un utile ante imposte pari a 84,6 milioni di. Inoltre, i costi operativi totali aumenteranno del 9% su base annua.