Atlantia in vetta al Ftse Mib. Conte: “Nazionalizzazione non è unica strada”
Atlantia grande protagonista oggi a Piazza Affari con le azioni della società in rialzo di oltre il 4%. A trainare il titolo della holding di partecipazioni nel settore delle infrastrutture, delle reti dei trasporti e delle comunicazioni che controlla interamente Autostrade per l’Italia, il cui futuro è in bilico dopo il procedimento di revoca per la concessione avviato dal governo M5S-Lega a seguito del crollo del ponte Morandi di Genova, avvenuto lo scorso 14 agosto e dove hanno perso la vita 43 persone, le ultime dichiarazioni del premier Giuseppe Conte.
Le parole del premier Conte
Intervistato dall’Huffington Post il Presidente del Consiglio ha spiegato che per la concessione di Autostrade per l’Italia e la ricostruzione del Ponte Morandi di Genova “la nazionalizzazione non è l’unica risposta”.
“Valuteremo anche questa soluzione ma non possiamo escludere allo stato che si faccia una nuova gara” – ha detto Conte che continua “Ma io sto lavorando anche a un piano di infrastrutture che offra un nuovo quadro di regole più favorevole allo Stato. Stiamo creando una banca dati per poter assicurare massima sicurezza ai cittadini. Insomma, l’approccio è questo ed è il mio approccio: occorre perseguire la migliore soluzione avendo una visione complessiva dei problemi”.
“Quella del governo sarà “una decisione molto ferma, risoluta” ha detto il premier che continua: “Non intendiamo fare sconti a un concessionario per una tragedia simile”. La decisione finale, ha rimarcato Conte, “ce la riserviamo perché quello che a noi interessa è tutelare appieno il patrimonio dello Stato e avere allo stesso tempo le massime garanzie sulla tutela dell’incolumità dei cittadini. Se questo avverrà attraverso una nazionalizzazione o una nuova gara, in base a condizioni contrattuali completamente diverse, lo vedremo” ha concluso.
Le posizioni su Aspi all’interno del Governo
Nella maggioranza di governo sulla questione Autostrade per l’Italia c’è una spaccatura evidente: da una parte il ministro delle Infrastruttture e dei Trasporti Danilo Toninelli del Movimento Cinque Stelle che punta alla revoca immediata della concessione ad Aspi, tramite decreto legge, affidando subito dopo la ricostruzione del ponte a un soggetto pubblico nel dettaglio Fincnatieri controllata da Cassa Depositi e Prestiti. Dall’altra parte la lega con il sottosegretario Giancarlo Giorgetti che vorrebbe una norma che permetta subito la ricostruzione del Ponte ma la regia sempre affidata ad Aspi proseguendone comunque nell’iter di revoca della concessione.