Atlantia e il Ponte Morandi: la risposta di Autostrade al governo
Protagonista in negativo negli ultimi giorni a Piazza Affari il titolo Atlantia che al momento della scrittura perde lo 0,39% a 18,07 punti. Oggi il tanto atteso cda del gruppo Autostrade per l’Italia controllato al 100% da Atlantia, per mettere a punto la strategia di difesa dopo il crollo del ponte Morandi a Genova.
Il board che si è riunito sotto la presidenza di Fabio Cerchiai aveva sul tavolo la lettera del Mit che ha avviato l’iter per la revoca della concessione. Il consiglio di Amministrazione di Autostrade per l’Italia, controllata di Atlantia, si legge in comunicato diffuso al termine del cda, “ha preso atto degli elementi di confutazione alla lettera del ministero delle Infrastrutture datata 16 agosto 2018 predisposti dalle strutture tecniche della Società ed ha confermato il proprio convincimento in merito al puntuale adempimento degli obblighi concessori da parte della società”. Non si specifica quanto verrà risposto al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli, se non che “la lettera di riscontro ed i relativi allegati saranno inviati al Ministero nel termine assegnato”, ovvero domani. Ieri i vertici delle Autostrade avevano incontrato il presidente della regione Toti e le istituzioni liguri per fare il punto sul piano di demolizione e ricostruzione del viadotto Polcevera, progetto in cui potrebbero rientrare Fincantieri per la parte di realizzazione del nuovo ponte d’acciaio e Renzo Piano come archistar per la rinascita dell’area. Al termine della riunione, il board di Autostrade in una nota ufficiale ha fatto presente che i consiglieri si sono aggiornati – “nelle more degli esiti degli accertamenti in corso relativi al crollo del viadotto Polcevera” – sulle iniziative per la popolazione. “In particolare” si legge nella nota “gli aiuti alle famiglie colpite che hanno interessato più di 200 nuclei familiari, le iniziative di ripristino della viabilità cittadina, le ulteriori iniziative di agevolazione del pedaggio e l’avanzamento del progetto di demolizione e ricostruzione del ponte”. Autostrade infine ha sottolineato che “il Consiglio ed il Collegio Sindacale hanno rinnovato il proprio cordoglio per le vittime, il dolore per i feriti e la vicinanza all’intera comunità genovese ed alle Istituzioni”.
Immediata la replica del ministro dei trasporti e delle infrastrutture Danilo Toninelli su Twitter. “E’ incredibile sentir parlare di “puntuale adempimento degli obblighi” dopo una tragedia con 43 morti, 9 feriti, centinaia di sfollati e imprese in ginocchio. Siamo all’indecenza” scrive il ministro che conclude “Rimetteremo le cose a posto e ridaremo sicurezza e servizi ai cittadini che via viaggiano”.
Atlantia e la questione Abertis
Sulla società pesa anche l’incognita legata all’acquisizione della spagnola Abertis, il concessionario spagnolo che gestisce 8.600 km di autostrade in tutto il mondo. Un’operazione che tecnicamente non è a rischio, ma un’eventuale revoca della concessione da parte del governo italiano potrebbe rimettere tutto in discussione. Dopo una guerra di rilanci per acquisire il controllo di Abertis, lo scorso marzo Atlantia e la Acs di Florentino Perez avevano raggiunto un’intesa per rilevare assieme. A inizio luglio è arrivato poi il via libera dell’Antitrust europea all’operazione e a alla fine del mese l’assemblea degli azionisti di Abertis aveva approvato il delisting della azioni del gruppo iberico.
Il riassetto azionario finale vedrà Atlantia al controllo, con il 50% del capitale più un’azione, mentre Acs al 30% e Hochtief (controllata tedesca di Acs) al 20% meno un’azione. Fonti di stampa affermano che in Spagna si guarda con molta attenzione il dialogo tra il gruppo autostradale italiano e il governo a seguito della tragedia del Ponte Morandi del 14 agosto scorso.