Notizie Notizie Italia Atlantia: Di Maio nega ingresso Cdp in Autostrade. Per ponte Genova ‘abbiamo un gioiello, che si chiama Fincantieri’

Atlantia: Di Maio nega ingresso Cdp in Autostrade. Per ponte Genova ‘abbiamo un gioiello, che si chiama Fincantieri’

30 Agosto 2018 10:44

Per l’ennesima volta, il governo M5S-Lega non risparmia parole al vetriolo nei confronti di Autostrade-Atlantia, e stronca stavolta l’AD del gruppo Giovanni Castellucci, all’indomani dell’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica dal dirigente.

Castellucci ha mostrato di essere aperto alla possibilità che Cassa depositi e prestiti entri nel capitale della società e, anche, all’ipotesi che Autostrade costruisca il ponte insieme a Fincantieri. Ieri, la performance in Borsa di Atlantia, la holding che controlla Autostrade che fa capo alla famiglia Benetton, è stata decisamente negativa: il titolo ha lasciato sul terreno oltre -3%, a 18,165 euro, scontando lo spettro di una possibile revisione delle concessioni pubbliche da parte del governo. A capitolare sono stati anche i titoli di altri gruppi autostradali e delle utility.

Le azioni avevano pagato le dichiarazioni, in questo caso, proferite dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Toninelli ha detto, di fatto, che il governo “farà di tutto” per rivedere integralmente il sistema delle concessioni e degli obblighi convenzionali, “valutando di volta in volta se l’interesse pubblico sia meglio tutelato da forme di nazionalizzazione oppure dalla rinegoziazione dei contratti in essere in modo che siano meno sbilanciati a favore dei concessionari”.

Il titolo Atlantia oggi recupera terreno, anche dopo le dichiarazioni del vicepremier Luigi Di Maio, che ha precisato che il governo M5S-Lega non sta valutando l’ipotesi di far entrare Cassa depositi e prestiti nel capitale di Autostrade per l’Italia.

Riferendosi all’apertura dimostrata dall’AD di Atlantia Giovanni Castellucci su una tale opzione, Di Maio ha smentito una tale eventualità:

“L’AD di Atlantia dice che non bisogna nazionalizzare, che va bene una partecipazione in Autostrade da parte dello Stato. Cioè, voi prima avete fatto questo guaio e poi volete una partecipazione per salvarvi in Borsa? Non è questo il nostro obiettivo, il nostro obiettivo è fare in modo che d’ora in poi se si paga il pedaggio non si rischi di morire”.

Di Maio ha ribadito anche, stando a quanto riporta Reuters, che il governo procede nell’inter per la revoca della concessione ad Autostrade e alla ricostruzione del Ponte di Genova con una azienda di Stato.

Noi abbiamo un gioiello che si chiama Fincantieri, che può essere anche sostenuta da Cassa depositi e prestiti”, ha sottolineato.

Ieri Castellucci aveva detto, riguardo a un eventuale ingresso di Cdp in Autostrade:

“Non c’è alcun progetto né alcun contatto. Posso dire, tuttavia, che la cooperazione con fondi di investimento istituzionali anche di matrice pubblica e con obiettivi di lungo termine fa parte del nostro dna. È il caso di Edf, nostro partner in Francia, di Cpp (primo fondo pensione canadese) in Sud America e di Bank of China attraverso Silk Road Fund in Autostrade per l’Italia”.

Sull’ipotesi di nazionalizzazione di Aspi, l’AD ha ricordato che “molti ne hanno parlato evidenziando l’incoerenza di un ritorno al passato, che sarebbe in totale controtendenza nel mondo occidentale. Mi limito ad osservare che sono i contratti e la Costituzione a chiarire quali sono le condizioni per una eventuale nazionalizzazione”.

Un’apertura era stata dimostrata anche su una eventuale collaborazione con Fincantieri:

“Stiamo andando avanti con il nostro progetto coinvolgendo i migliori progettisti ed esecutori, interni ed esterni.
Confermiamo che in otto mesi dalla disponibilità delle aree si può ricostruire. Ma ogni altro contributo qualificato è ben accetto e lo valuteremo, con grande attenzione”.

La chiusura di Di Maio a un ingresso di Cdp in Autostrade cozza però con le dichiarazioni del presidente della Liguria Giovanni Toti. Occhio inoltre alla nota negativa di Fitch su Atlantia.