Astaldi: ritardi nella cessione Terzo Ponte sul Bosforo, a rischio rafforzamento patrimoniale?

Astaldi in difficoltà. Secondo alcune indiscrezioni, i ritardi nella cessione del Terzo Ponte sul Bosforo a causa della crisi turca potrebbe influire negativamente sull’intero piano di rafforzamento patrimoniale del gruppo. A Piazza Affari l’azione cede oltre il 6% passando di mano a 1,50 euro.

Secondo quanto ha riportato Il Messaggero, ci sarebbero ritardi nella formalizzazione delle binding offer per cedere le quote della joint venture che ha in concessione il Terzo Ponte sul Bosforo a causa del peggioramento della crisi turca e della continua svalutazione della lira turca. L’ulteriore rallentamento potrebbe influire però sull’intero piano di rafforzamento patrimoniale di Astaldi, vale a dire aumento di capitale e rifinanziamento del debito, essendo tra le clausole sia per l’ingresso del gruppo IHI nel capitale sia per la formazione del consorzio di garanzia. E le principali banche creditrici avrebbero già chiesto ulteriori garanzie ad Astaldi. In questo contesto, sempre secondo il Messaggero, ci sarebbe stato un peggioramento della situazione finanziaria del gruppo dlele grandi costruzioni con il fabbisogno a breve che sarebbe salito da 60 a 100 milioni, sottolineando ancora una volta la necessità di giungere velocemente alla realizzazione del piano di rafforzamento.

“Sul titolo – affermano gli analisti di Equita – manteniamo una visione cauta perché anche in caso di cessione
dell’asset, rimarranno le altre incertezze che caratterizzano l’equity story: peso del NWC, overhang dell`aumento, rischio di insuccesso delle trattative con le banche”. Su Astaldi la sim milanese conferma quindi il giudizio reduce con target price a 2 euro. Alcune novità potrebbero emergere già la prossima settimana. Tra il 3 e il 7 settembre si riunirà il Cda per l’approvazione della relazione finanziaria semestrale.