Assogestioni: risparmio gestito perde 6 miliardi. Patrimonio tocca nuovo massimo storico a 2.209 miliardi
Nel secondo trimestre del 2019 l’industria del risparmio gestito registra una flessione di 6,1 miliardi di euro e la raccolta netta da inizio anno ammonta a +49,2 miliardi. Lo rende noto Assogestioni nella consueta mappa trimestrale del risparmio gestito relativa al secondo trimestre dell’anno.
Assogestioni: la mappa trimestrale del risparmio gestito
Le masse, grazie all’effetto della gestione, crescono fino a raggiungere un nuovo massimo storico a 2.209 miliardi. Le scelte di investimento dei sottoscrittori italiani si sono orientate verso i prodotti Obbligazionari (+1,9mld), i Monetari (+1,3mld) e i Bilanciati (+643mln). I fondi aperti PIR compliant riportano deflussi per -348,3mln. Il loro patrimonio promosso a fine giugno 2019 ammonta a 18,5 miliardi. Per i fondi azionari, la raccolta netta è negativa per 4,1 miliardi, in rallentamento rispetto ai -1,7 miliardi registrati nel primo trimestre. Migliorano leggermente gli hedge fund (-132 miliardi rispetto a -137 del primo trimestre), mentre gli obbligazionari rappresentano con 394,869 miliardi circa il 38,4% del patrimonio totale dei fondi aperti di lungo termine. Guardando ai singoli gestori, nella top 20 solo sei riportano dati positivi. Tra queste al primo troviamo Intesa Sanpaolo (raccolta positiva per 1,305 miliardi e un patrimonio gestito di 400,651 miliardi), il gruppo Mediolanum (281,5 milioni), Axa (175,5 milioni), Pramerica (124,5 milioni) e Allianz con 68,9 milioni. Per il gruppo Generali la raccolta è stata negativa di 1,968 miliardi, ma il gruppo segna un patrimonio gestito pari a 504,852 miliardi.
