Apple crolla del 4% e zavorra Wall Street, pesa anche sell-off sui Treasury
Finale di ottava difficile per Wall Street trascinata al ribasso dalla nuova impennata dei rendimenti dei Treasury e dalle difficoltà del settore tecnologico. In chiusura ieri sera il Dow Jones ha ceduto lo 0,82% a 24.462,80 punti, il Nasdaq l’1,27% a 7.146,13 punti e lo S&P 500 lo 0,85% a 2.670,22 punti.
A fare da traino alle vendite sui listini Usa è stata Apple, maggiore società al mondo per capitalizzazione, con un tonfo di oltre il 4% a 165,72 dollari complici i timori di vendite deboli per gli iPhone dopo che il colosso asiatico dei chip TSMC ha rilasciato una debole guidance per il trimestre in corso. Prudenza di TSMC dettata probabilmente proprio dalla debole domanda di smartphone di fascia alta. Morgan Stanley ritiene infatti che la debole guidance di TSMC – che stima un calo del 7-8% t/t delle vendite nel trimestre in corso, circa il 10% sotto le attese – sia da ascrivere in buona parte alla debole domanda di iPhone di Apple.
Cali superiori all’1% per Facebook, Google. Amazon invece ha lasciato sul terreno l’1,89%.
Settimana prossima sono attesi i riscontri trimestrali di società che rappresentano il 41% della capitalizzazione di mercato dell’S&P 500.
Sul fronte obbligazionario il Treasury a 10 anni ha toccato i nuovi massimi da gennaio 2014 a quota 2,96%, complici i rinnovati timori di un aumento dell’inflazione complice anche l’ascesa dei prezzi delle materie prime.