Apertura di Wall Street del 18 gennaio 2024: bene il Nasdaq con Apple e comparto chip
Il comparto tecnologico traina Wall Street in avvio, mentre gli operatori restano intenti a valutare gli ultimi dati macroeconomici e le indicazioni caute degli esponenti della Fed, che tentano di smorzare le aspettative dei mercati su imminenti tagli dei tassi di interesse da parte della banca centrale statunitense.
Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede lo 0,3%, l’indice S&P 500 guadagna lo 0,2% mentre il Nasdaq avanza dello 0,85%.
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I titoli sotto la lente a Wall Street
Tra i titoli sotto la lente a Wall Street oggi c’è Boeing (+1,7%), dopo la ricezione di un ordine di 150 jet Max da una compagnia aerea indiana, una delle prime notizie positive per il produttore di aerei statunitense dal distacco del fusoliera sul volo Alaska Airlines di quasi due settimane fa.
In spolvero Micron (+2,7%), Intel (+3%), Qualcomm (+3,3%) e AMD (+5%) in scia alle prospettive positive del produttore di chip taiwanese TSMC. Bene anche Apple (+2,3%), grazie all’upgrade a Buy da parte di Bank of America.
In forte calo Humana (-11%), che ha tagliato le previsioni sugli utili poiché i costi dell’assistenza sanitaria hanno superato le aspettative e l’assicuratore focalizzato su Medicare prevede una scarsa crescita delle iscrizioni per quest’anno.
Male anche Discover Financial Services (-7%), dopo il crollo del 62% dell’utile nel quarto trimestre, per via degli errori di conformità e di gestione del rischio che hanno portato alle dimissioni del suo amministratore delegato lo scorso anno.
I dati macro in agenda oggi
Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica di oggi, 18 gennaio, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono inaspettatamente diminuite a 187 mila nella settimana terminata il 13 gennaio, ai livelli minimi da oltre un anno e al di sotto delle 205 unità mila previste, rimarcando ancora una volta la resilienza del mercato del lavoro in questo inizio di 2024.
A dicembre, inoltre, la costruzione di nuove case ha registrato un rallentamento per la prima volta in quattro mesi, del 4,3%, seppur in misura inferiore al -8,7% del consensus di Bloomberg. A determinare il calo è stata soprattutto l’edilizia unifamiliare.
Focus sui membri della Fed per spunti sui tagli dei tassi
Restano sotto la lente le indicazioni provenienti dai membri della Federal Reserve. Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha affermato di voler vedere maggiori prove che l’inflazione sia sulla buona strada verso l’obiettivo del 2% e ha ribadito che non si aspetta tagli dei tassi al terzo trimestre.
Le sue parole arrivano dopo quelle del collega Christopher Waller, secondo il quale la banca centrale Usa dovrebbe mantenere un approccio cauto e sistematico, mentre non vede alcuna ragione per tagliare rapidamente come in passato.
Nonostante la prudenza dei funzionari della politica monetaria negli Usa, i futures sui Fed Funds continuano a scontare oltre cinque riduzioni dei costi di finanziamento quest’anno.
Forex, materie prime e Treasury
Tra le valute, il cambio euro/dollaro continua a soffrire la forza del biglietto verde e scende in area 1,085.
Tra le materie prime, le quotazioni del petrolio Wti viaggiano poco sotto i 73 dollari al barile, in rialzo dello 0,5%, con l’attenzione sulle ultime stime dell’Opec e dell’Aie, nonché sull’evoluzione delle tensioni geopolitiche nel Medio Oriente.
Sull’obbligazionario, il rendimento dei Treasury decennali è al 4,12% mentre il biennale si attesta al 4,35%.