Apertura Borse oggi, 9 ottobre 2023: Europa debole dopo l’attacco di Hamas su Israele
Partenza in leggero territorio negativo per i principali listini europei, con gli operatori che dopo i dati resilienti sul mercato del lavoro Usa temono un ulteriore incremento dei tassi da parte della Fed entro la fine dell’anno.
Ad appesantire il sentiment degli investitori sono i nuovi rischi geopolitici, con lo scoppio della guerra tra il gruppo palestinese di Hamas e Israele.
Intanto, venerdì chiusura positiva per Wall Street con il Nasdaq in rialzo dell’1,6%, lo S&P500 in progresso del +1,2%, mentre il Dow Jones chiude a +0,9%.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 09 ottobre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia la seduta in calo dello 0,51%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo pochi minuti di contrattazione, segna un calo dello 0,34% in area 27.700 punti.
Sotto la parità anche il Dax tedesco (-0,6%), ma anche il Cac40 francese (-0,3%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,7%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Leonardo (+4%), Eni (+2,3%) e Tenaris (+2,2%).
Al contrario, tra i peggiori troviamo il comparto bancario con Banca Mediolanum (-1,6%), Amplifon (-1,8%) e Unicredit (-1,6%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Si allenta la pressione sul comparto obbligazionario, anche se i rendimenti sono saliti al livello più alto degli ultimi sedici anni. Il Treasury decennale Usa si trova al 4,7%, lo spread Btp-Bund avvia la seduta in rialzo sopra 200 bp, mentre il Btp in rialzo al 4,88%.
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Forex e Commodity
Tra le materie prime torna ad infiammarsi il petrolio con il Brent, che dopo i cali delle ultime settimane, ora scambia in rialzo sopra 87 dollari al barile, in seguito all’attacco di Hamas contro Israele. In salita di oltre l’1% anche il prezzo del bene rifugio per eccellenza, l’oro, che al momento quota a 1.864 dollari l’oncia.
Sul Forex continua il rafforzamento del biglietto verde con l’euro/dollaro in calo dello 0,4% a quota 1,054.
Gli appuntamenti della settimana
Il focus di questa settimana sarà la pubblicazione del dato sull’inflazione statunitense per il mese di settembre, attesa giovedì in lieve rallentamento sia sul dato primario (3,6% da 3,7%) che su quello base (4,1% da 4,3%).
Occhi puntati anche sul dato sull’inflazione in Cina, atteso per venerdì ad un valore poco sopra lo 0%. Sempre in Cina saranno da monitorare i dati commerciali (venerdì) e all’aggregato finanziario di settembre.
Sul fronte banche centrali sono previsti numerosi interventi da parte dei banchieri sia della Bce sia della Fed, in quanto da lunedì a venerdì molti di essi parteciperanno alla riunione annuale della Banca Mondiale e del Fondo Monetario in Marocco.
Da monitorare anche la pubblicazione dei verbali delle ultime riunioni di Fed (mercoledì) e BCE (giovedì).
Infine, negli Usa partirà la stagione delle trimestrali con la consueta pubblicazione dei colossi bancari quali JP Morgan, Wells Fargo, Citigroup.