Apertura Borse oggi, 6 ottobre 2023: Europa in verde in attesa del job report Usa
Partenza sopra la parità per i principali listini europei, con l’attenzione degli operatori che oggi si focalizzerà sui dati del mercato del lavoro americano, il cui esito potrebbe diminuire le probabilità di vedere un ulteriore incremento dei tassi da parte della Fed entro la fine dell’anno.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 6 ottobre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia la seduta in rialzo dello 0,27%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo pochi minuti di contrattazione, segna un progresso dello 0,27% in area 27.560 punti.
In verde anche il Dax tedesco (+0,3%), ma anche il Cac40 francese (+0,24%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,04%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo sul comparto bancario con Banca Mediolanum (+0,9%), Bper Banca (+0,8%) e Telecom (+0,8%).
Al contrario, tra i peggiori troviamo Leonardo (-0,46%), Italgas (-0,25%) e Terna (-0,14%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Si allenta la pressione sul comparto obbligazionario, anche se i rendimenti sono saliti al livello più alto degli ultimi sedici anni. In tal senso i Treasury decennali si trovano al 4,7%, lo spread Btp-Bund avvia la seduta in rialzo sopra 200 bp, con il Btp in rialzo al 4,9%.
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Forex e Commodity
Tra le materie prime il Brent scambia piatto poco sopra a 82 dollari al barile, anche se in settimana ha perso 9%. Sul Forex continua il rafforzamento del biglietto verde con l’euro/dollaro piatto a quota 1,05.
Occhi puntati sul job report Usa
Il focus degli operatori oggi si focalizzerà sui dati sul mercato del lavoro americano in uscita oggi alle 14:30 ore italiane.
Le attese di Bloomberg indicano un aumento dei nonfarm payrolls a settembre di 170 mila unità, contro le 187 mila del mese di agosto. Il tasso di disoccupazione è previsto in diminuzione dal 3,8% al 3,7%, mentre la crescita dei salari medi su base annua dovrebbe mantenersi stabile al 4,3%.
Ecco che un eventuale segnale di debolezza (come da attese) potrebbe aiutare la Fed a sostenere la necessità di non aumentare ulteriormente i tassi, anche se si prevede che la politica resterà invariata per la prima metà del 2024.
I dati macroeconomici di oggi
Oltre al dato principe di oggi, rappresentato dai dati sul mercato del lavoro americano, gli investitori monitoreranno anche le vendite al dettaglio in Italia riferite al mese di agosto.
Intanto, sono usciti da poco gli ordini di fabbrica di agosto per la Germania e la Bilancia commerciale di agosto per la Francia.
Gli ordini di fabbrica della Germania hanno registrato un aumento su base mensile del 3,9%, oltre le attese (+1,5%); mentre in Francia la bilancia commerciale ha riportato un deficit di 8,2 miliardi, rispetto a 8,1 miliardi nel mese precedente.
Infine, la settimana si concluderà anche con il dato relativo all’evoluzione dei salari in Giappone, un elemento importante per la BoJ per valutare il proseguimento o meno dell’attuale politica monetaria espansiva.