Apertura Borse oggi, 6 aprile 2023: prevale la cautela in Europa con attenzione a dati macro
Avvio poco mosso per le borse europee, in un contesto in cui rimangono le incertezze sull’evoluzione del percorso di politica monetaria delle principali banche centrali, a partire da Fed e Bce.
Stamattina lievi cali per le borse asiatiche dopo la chiusura perlopiù negativa di Wall Street.
Negli Usa, la seduta di ieri ha visto l’S&P 500 chiudere a -0,2%, il Nasdaq a -1,1% e il Dow Jones a +0,2%, dopo il rallentamento dell’indice ISM servizi e il dato inferiore alle attese sugli impieghi nel settore privato, in attesa del job report in uscita domani.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 6 aprile 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova al momento invariato a quota 4.300 punti; mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib si trova dopo pochi minuti di contrattazione in rialzo dello 0,5% a quota 27.000 punti.
Debolezza anche sul Dax tedesco in rialzo frazionale dello 0,1%, come Cac40 francese (+0,1%) e Ibex35 spagnolo (+0,2%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
acquisti premiano in particolare i petroliferi con Bper Banca (+1,8%), Leonardo (+1,4%) e UniCredit (+1,3%);
Al contrario, vendite su CNH Industrial (-1,2%) e Moncler (-0,5%) e Diasorin (-0,3%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, Lo spread Btp-Bund rimane stabile a 183 punti base, con il decennale italiano in lieve risalita al 4% dopo il calo di ieri..
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro stazionario a 1,09 mentre fra le materie prime il petrolio arretra leggermente con il Brent a 84,5 dollari al barile.
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Occhi puntati sui dati macro
L’attenzione si concentra prevalentemente sui dati macro, da valutare in ottica di politica monetaria, per capire se il ciclo di inasprimento delle banche centrali possa avvicinarsi al termine.
Oggi sono in programma le richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa. In Cina si registra l’accelerazione del Pmi servizi mentre in Germania cresce la produzione industriale a febbraio (+2%).
Domani è in calendario il dato chiave sul mercato del lavoro statunitense, che dovrebbe mostrare un aumento di circa 250 mila buste paga a marzo e un tasso di disoccupazione ancora sui minimi storici.