Apertura Borse oggi, 3 ottobre 2023: Europa in rosso. Occhi puntati su Spread ed Eur/Usd
Avvio di seduta ancora all’insegna della debolezza per i principali listini europei, in un contesto in cui si prospettano tassi di interesse più elevati per più tempo e con un livello di inflazione che continua a destare preoccupazioni.
Partenza di settimana incerta anche per i listini di Wall Street, con il Dow Jones che ieri ha chiuso in calo dello 0,2%, lo S&P500 sulla parità, mentre il Nasdaq chiude in rialzo dello 0,7%.
Borse asiatiche in rosso con Tokyo che ha terminato in calo dell’1,8%, mentre Hong Kong in rosso del 3,2%. Borsa cinese ferma per festività.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 3 ottobre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia le contrattazioni a -0,39%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo pochi minuti di contrattazione, segna un calo dello 0,32% sotto area 28.000 punti.
Sotto la parità anche il Dax tedesco (-0,44%), il Cac40 francese (-0,95%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,24%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti solo su Saipem (+1,5%), Unicredit (+0,3%) e Leonardo (+0,15%). Al contrario, tra i peggiori troviamo Cnh Industrial (-1,35%), Prysmian (-0,99%) e Mps (-0,77%).
Tra le storie di seguire a Piazza Affari troviamo Mediobanca alle prese con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione.
SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari
Andamento Spread Btp / Bund
Resta sotto pressione l’obbligazionario, con i Treasury decennali che chiude in netto rialzo al 4,69%. Lo spread Btp-Bund avvia la seduta in rialzo a 189 bp, con il Btp in calo al 4,82%.
SEGUI: Valore Spread BTP/BUND 10 anni di oggi in tempo reale
Forex e Commodity
Tra le materie prime il Brent torna sotto i 90 dollari al barile, mentre sul Forex l’euro/dollaro in calo a quota 1,047
Evitato shutdown negli Usa
Il sentiment sui mercati è migliorato dopo l’accordo per evitare lo shutdown governativo negli Usa. Questo dopo la discesa dell’inflazione evidenziata dai dati di venerdì scorso sia negli Usa sia nell’eurozona, segnali positivi per le principali Banche centrali.
Prosegue l’emissione del Btp Valore
Ieri è partita la seconda emissione del Btp Valore (in collocamento fino a questo venerdì), il titolo di Stato italiano pensato dal Mef esclusivamente per i piccoli risparmiatori.
Nella prima giornata di collocamento sono stati raccolti 4,76 miliardi di euro (poco meno della prima giornata di collocamento della scorsa emissione di giugno).
Ricordiamo che al termine del collocamento verranno annunciati i tassi cedolari definitivi, ma per questa emissione il tasso garantito è del 4,10% per i primi tre anni e del 4,50% per il quarto e quinto anno.
Gli appuntamenti della settimana
Questa settimana il focus degli operatori si concentrerà in particolar modo su alcuni importanti dati macroeconomici provenienti degli Usa, dopo l’evitato shutdown delle attività federali. In particolare, venerdì saranno pubblicati i dati sul mercato del lavoro.
Saranno importanti da monitorare anche i dati sugli indici ISM servizi (mercoledì).
La settimana si concluderà anche con il dato relativo all’evoluzione dei salari in Giappone (venerdì), un elemento importante per la BoJ per valutare il proseguimento o meno dell’attuale politica monetaria espansiva.
Sempre in tema Banche centrali non mancheranno i discorsi di diversi banchieri, tra cui quello della Presidente della Bce Lagarde previsto per mercoledì.
Oggi si riunirà infine la banca centrale di Australia, mentre domani sarà il turno della Banca centrale della Nuova Zelanda e della Polonia; mentre venerdì toccherà a quella indiana. Tutte queste Banche centrali sono attese mantenere i tassi invariati, ad eccezione di quella polacca che dovrebbe effettuare il secondo taglio consecutivo dei tassi (25pb).