Apertura Borse oggi, 3 marzo 2023: attesa per il dato sul Pil italiano
Le borse europee iniziano con il piede giusto l’ultima seduta della settimana, incoraggiate dai guadagni registrati ieri a Wall Street e oggi dai mercati asiatici anche grazie ai dati economici positivi provenienti dalla Cina.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 3 marzo 2023
Indici Europa e Italia
A Milano, l’indice Ftse Mib avvia la seduta in rialzo dello 0,7% a quota 27.580 punti. L’indice Euro Stoxx 50 mostra un progresso dello 0,5%, trovandosi così a quota 4.260 punti.
In positivo anche il Dax di Francoforte in rialzo dello 0,6% e il Cac 40 francese (+0,4%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul listino principale di Piazza Affari, svetta Prysmaian (+4,1%) dopo essersi aggiudicata progetti del valore di 1,8 miliardi per la connessione di parchi eolici offshore in Olanda.
Subito dietro Inwit (+2,8%) dopo la diffusione ieri a mercati chiusi dei risultati del 2022.
Rimbalza STM (+1,6%) dopo il calo di ieri innescato dall’annuncio di Tesla, che intende ridurre in futuro il consumo di carburo di silicio per veicolo.
Al contrario, vendite su Azimut (-0,5%), Buzzi (-0,4%) e Saipem (-0,4%).
SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari
Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, continuano a salire i rendimenti obbligazionari dopo gli ultimi dati macro che rafforzano sempre più la prospettiva di nuovi rialzi dei tassi da parte delle banche centrali. In questo contesto, lo spread Btp-Bund avanza a 184 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo al 4,6%.
SEGUI: Valore Spread BTP/BUND 10 anni di oggi in tempo reale
Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro viaggia poco sopra quota 1,06, mentre perde terreno il petrolio, con il Brent (-0,3%) a 84,5 dollari.
SEGUI: Forex e mercato delle valute
Migliora il Pmi servizi cinese, oggi il dato sul Pil italiano
Sul fronte macroeconomico si registra l’accelerazione dei Pmi Caixin servizi e composito cinesi diffusi stanotte. Oggi sono in calendario anche i Pmi europei e l’indice ISM non manifatturiero statunitense.
Il sentiment è sostenuto in parte dai commenti del presidente della Federal Reserve Bank di Atlanta, Raphael Bostic, secondo cui la banca centrale potrebbe essere in grado di interrompere l’aumento dei tassi quest’estate. Parole che restituiscono un po’ di sollievo agli investitori dopo i toni restrittivi degli ultimi giorni.
I mercati degli swap ora valutano un tasso terminale del 5,5% a settembre e alcuni trader si spingono persino al 6%. Anche in Europa, gli ultimi dati sull’inflazione hanno rafforzato la prospettiva di una politica monetaria ancora restrittiva, con un incremento del costo del denaro pari a 150 punti base entro fine anno.
L’agenda di oggi prevede, infine, la lettura finale di febbraio degli indici Pmi servizi e composito nell’Eurozona e negli Usa, il dato sul Pil italiano, i prezzi alla produzione della zona euro a febbraio e l’indice Ism non manifatturiero statunitense di febbraio.