Apertura Borse oggi, 23 giugno 2023: ancora ribassi nel Vecchio Continente, focus su indici Pmi
Avvio negativo in Europa con i tutti i principali indici che hanno cominciato le contrattazioni sotto la parità. Il mercato azionario si appresta a concludere la peggior settimana da oltre tre mesi, in scia ai toni restrittivi delle banche centrali e in assenza di stimoli rilevanti dalla Cina.
Ieri chiusura comunque positiva a Wall Street con il Nasdaq che ha guadagnato lo 0,95% e l’S&P500 lo 0,37%.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 23 giugno 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia le contrattazioni in flessione dello 0,3% in area 4.290 punti; a Piazza Affari l’indice Ftse Mib si trova in calo dello 0,65% trovandosi così a quota 27.228 punti.
Modesti ribassi anche per il Dax tedesco (-0,5%), il Cac40 francese (-0,3%) e l’Ibex35 spagnolo (a -0,6%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, arretrano soprattutto Saipem (-1,9%), Bper (-1,9%) e Mps (-1,8%) mentre Telecom Italia (+1,85%) viaggia in controtendenza dopo la concessione dell’esclusiva a KKR per trattare la cessione della rete.
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Andamento Spread Btp / Bund
Rendimenti in calo sull’obbligazionario con il decennale italiano a 4,01%, mentre lo spread Btp-Bund oscilla tra i 162 e i 163 punti base.
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Forex e Commodity
Sul Forex, il cambio euro/dollaro scivola sotto quota 1,09, dopo aver sfiorato ieri 1,1, mentre tra le materie prime il petrolio arretra nuovamente con il Wti in area 68 dollari e l’oro si avvia verso il maggior calo settimanale dall’inizio di febbraio.
Oggi gli indici Pmi di giugno
In giornata, per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, sono in programma gli indici Pmi europei e statunitensi (stime preliminari di giungo). Intanto, l’inflazione sopra le attese in Giappone (al 3,2%) alimenta la prospettiva di un adeguamento della politica monetaria da parte della BoJ.
Sul fronte banche centrali è atteso un discorso del presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, dopo che il chairman Jerome Powell ha ribadito la necessità di altri due rialzi dei tassi per contrastare l’inflazione e riportarla stabilmente verso il target del 2%.