Apertura Borse oggi, 22 dicembre 2023: Europa debole in attesa dell’inflazione Pce Usa
Partenza in calo per le borse europee, con tutti i principali listini che avviano l’ultima seduta della settimana all’insegna della debolezza nonostante l’ottimismo mostrato ieri a Wall Street. L’indice S&P 500 ha archiviato le contrattazioni ieri con un rimbalzo dell’1%, mentre il Nasdaq 100 ha guadagnato l’1,23%.
Oggi l’attenzione degli investitori è catalizzata dal dato (atteso in calo) sull’inflazione Pce per gli Stati Uniti di novembre, il dato preferito dai banchieri della Fed.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 22 dicembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova al momento in calo dello 0,30%, mentre a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib si trova poco sopra la parità in area 30.300 punti.
Poco sotto la parità anche il Dax tedesco (-0,03%), ma anche il Cac40 francese (-0,07%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,08%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti su Telecom Italia, Tenaris, Mediobanca ed Eni.
Al contrario, vendite su Brunello Cuccinelli, Moncler, Amplifon.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, il decennale italiano si trova in leggero rialzo al 3,6%, mentre lo Spread Btp/Bund che torna sopra i 160 punti base.
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Forex e Commodity
Sul Forex, continua la forza dell’euro con il cambio euro/dollaro che torna a 1,1.
Tra le materie prime, occhi puntati sui prezzi dei beni energetici, con il rialzo del petrolio Brent , in scia alle tensioni nel Mar Rosso.
Gli eventi della settimana da monitorare
Questa mattina è già stato pubblicato il dato finale sul Pil del terzo trimestre della Gran Bretagna che è stato rivisto al ribasso a -0,1%, rispetto a un valore invariato registrato nella prima lettura.
Intanto, a novembre l’inflazione giapponese è rallentata tornando al livello più basso da luglio 2022 e questo grazie al calo dei prezzi di gas ed elettricità.
In Italia oggi saranno pubblicati i dati sulla fiducia di consumatori e imprese a dicembre.
Negli Stati Uniti, gli investitori stanno ancora valutando i dati usciti sul PIL e sull’occupazione. In tal senso, il prodotto interno lordo è aumentato nell’ultimo trimestre ad un tasso annuo del 4,9%, in calo rispetto al ritmo del 5,2% precedente; mentre le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono aumentate la scorsa settimana a 205.000, in calo rispetto ai 215.000 previsti dagli analisti.