Apertura Borse oggi, 21 dicembre 2023: Europa in calo dopo le vendite a Wall Street
Avvio di seduta all’insegna della debolezza in Europa, con i principali listini che tirano il freno dopo il vigoroso rally avviato dai minimi di ottobre. La debolezza di oggi arriva in scia alle vendite di ieri a Wall Street, con l’indice S&P 500 che ha messo a segno la peggior seduta da ottobre chiudendo le contrattazioni in calo dell’1,45%.
Gli operatori di mercato manterranno anche oggi l’attenzione sull’agenda macroeconomica, con focus in particolare sul dato sul Pil americano. Da seguire anche l’evoluzione delle tensioni in Medio Oriente.
Intanto, questa mattina debolezza anche sui mercati asiatici dopo la corsa di ieri di Tokyo. In tal senso, il listino maggiormente penalizzato è proprio il Nikkei 225 in calo dell’1,5%,
Panoramica sull’apertura delle Borse del 21 dicembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova al momento in calo dello 0,38%, mentre a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib si trova al momento in ribasso dello 0,42%% in area 30.250 punti.
In rosso anche il Dax tedesco (-0,3%), ma anche il Cac40 francese (-0,3%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,18%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti su Erg, Eni, Recordati Ord.
Al contrario, vendite su Stmicroelectronics, Stellantis e Banca Monte Paschi Siena.
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Andamento Spread Btp / Bund
Ancora in calo i rendimenti obbligazionari, con il decennale italiano al 3,58% e lo Spread Btp/Bund che torna sotto i 160 punti base.
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Forex e Commodity
Sul Forex l’euro/dollaro a 1,095 e il dollaro/yen oscilla intorno a 143.
Tra le materie prime, occhi puntati sui prezzi dei beni energetici, con il lieve calo del petrolio Brent , in scia alle tensioni nel Mar Rosso.
Gli eventi della settimana da monitorare
Da seguire la fiducia delle imprese manifatturiere francesi, mentre per l’Italia, l’Istat diffonderà i prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni per il mese di novembre.
Negli Stati Uniti saranno da monitorare le richieste di sussidi settimanali, ma soprattutto il dato finale sul Pil del terzo trimestre.