Apertura Borse oggi, 20 ottobre 2023: Ftse Mib a -1,2%, stasera S&P annuncia il rating
Avvio sottotono per le borse europee, in un clima appesantito dalle continue tensioni in Medioriente, dopo le notizie secondo cui un cacciatorpediniere statunitense avrebbe intercettato i missili lanciati dallo Yemen, facendo temere per un allargamento del conflitto.
Vendite anche a Wall Street e sulle piazze asiatiche, dopo un intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, mentre prosegue la stagione delle trimestrali. In particolare, l’indice S&P 500 ha chiuso in calo dello 0,85% e il Nasdaq 100 ha perso l’1%, mentre stamani Tokyo lascia sul terreno lo 0,5% e Hong Kong cede lo 0,6%.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 20 ottobre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia la seduta in flessione dell’1,2%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo pochi minuti di contrattazione, segna un ribasso dell’1% in area 27.480 punti.
Sotto la parità anche il Dax tedesco (-1,15%), il Cac40 francese (-1,2%) e l’Ibex35 spagnolo (-1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, vendite soprattutto su Poste Italiane (-2,5%), Mps (-2%) e Stm (-2%).
Al contrario, resistono Hera (+0,6%) e Tenaris (-0,2%).
Focus su Tim (-1,3%), con il primo socio Vivendi che spinge perché l’offerta di KKR venga messa al vaglio dell’Assemblea.
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Andamento Spread Btp / Bund
Rendimenti poco mossi sull’obbligazionario, con il decennale italiano al 4,92%, mentre lo spread Btp-Bund rimane in area 202 punti base.
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Forex e Commodity
Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent a 93 dollari al barile, mentre il gas si mantiene al di sopra dei 50€/Mwh. Sul Forex, euro/dollaro stabile a 1,057.
Powell esclude rialzo a novembre
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha suggerito che la banca centrale statunitense è propensa a mantenere i tassi di interesse stabili nella prossima riunione, lasciando però aperta la possibilità di un futuro aumento se dovessero emergere segnali di crescita economica resiliente.
I commenti confermano le aspettative del mercato secondo cui la Fed terrà il costo del denaro invariato l’1 novembre. Il chairman della Fed ha anche parlato del recente rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato, che potrebbe ridurre la necessità di ulteriori strette.
L’agenda macro di oggi
Le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono diminuite significativamente a settembre, in calo dello 0,9% su base mensile e dell’1% su base annua, indebolendo la sterlina rispetto alle altre valute.
In Germania, i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,2% congiunturale a settembre, rispetto all’aumento atteso dello 0,4%, e del 14,7% tendenziale (consensus -14,1%).
Oggi il verdetto di S&P sul rating dell’Italia
Stasera alle 22:00 Standard & Poor’s rilascerà l’aggiornamento sul merito di credito dell’Italia. Attualmente la valutazione è fissata a BBB con outlook stabile e le attese sono per un mantenimento del rating, con solo un eventuale peggioramento dell’outlook.