Apertura Borse oggi, 20 dicembre 2023: Borse europee ancora in positivo in scia a Wall Street
Partenza ancora all’insegna degli acquisti per le borse europee, con i principali listini che mantengono la tonicità messa a segno dai minimi di ottobre.
Ieri chiusura ancora all’insegna degli acquisti per Wall Street che continua il rally avviato dai minimi di ottobre, con l’indice S&P 500 che ha chiuso con un rialzo del +0,59%, mentre il Nasdaq 100 ha guadagnato il +0,49% su nuovi massimi storici. Questa mattina seduta positiva per Tokyo in scia alla politica accomodante della Banca centrale nipponica.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 20 dicembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova al momento in rialzo dello 0,2%, mentre a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib si trova al momento in progresso dello +0,3% in area 30.450 punti.
In verde anche il Dax tedesco (+0,23%), ma anche il Cac40 francese (+0,3%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,4%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Telecom Italia, Eni, Tenaris.
Al contrario, debolezza su Banco Bpm, Ferrari e le utility A2a e Terna.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund torna sotto i 160 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,6%.
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Forex e Commodity
Sul Forex l’euro/dollaro a 1,096 e il dollaro/yen oscilla intorno a 143.
Tra le materie prime, occhi puntati sui prezzi dei beni energetici, con il petrolio Brent e gas naturale a 34 euro al megawattora con un progresso del 4%, in scia alle tensioni nel Mar Rosso.
Gli eventi della settimana da monitorare
Il focus resta prevalentemente su inflazione e politica monetaria, ma anche sull’agenda macroeconomica con la pubblicazione di diversi dati rilevanti per capire gli scenari economici in vista dell’anno nuovo.
Oggi sono attesi diversi ed importanti dati macro: Bilancia commerciale di novembre (Giappone), ma anche la fiducia dei consumatori di dicembre (UE) e le scorte di petrolio e richieste mutui (USA). Da seguire anche le vendite al dettaglio di novembre negli Stati Uniti previste per domani.
Intanto, questa mattina è già uscito il dato sull’inflazione in Gran Bretagna che si è attestata su base annua del +3,9%, in calo rispetto alle attese degli analisti ferme a +4,4%. Sono stati pubblicati anche i dati sui prezzi alla produzione in Germania che a novembre sono scesi dello 0,5% su base mensile e del 7,9% su base annua.