Apertura Borse oggi, 19 dicembre 2023: Europa sopra la parità in attesa dell’inflazione UE
Avvio di seduta poco mosso ma per lo più in territorio positivo per i principali indici europei, con gli operatori che mantengono il focus sull’agenda macroeconomica. Oggi alle 11:00 è atteso il dato finale sull’inflazione UE, con il mercato si aspetta una crescita anno su anno del 2,4%, mentre il dato core (senza i componenti più volatili dati da energia e alimenti) è atteso al 3,6% su base annua.
I principali indici occidentali sono sulla buona strada per chiudere il 2023 con un’ottima performance, dopo un 2022 amaro. In tal senso, il Nasdaq100 nella seduta di ieri ha superato il precedente record, muovendosi così ora su nuovi massimi storici, mentre all’indice S&P 500 manca poco più dell’1% per raggiungere tale obiettivo.
Questa mattina in Asia, l’indice Hang Seng (-0,68%) è stato ulteriormente messo sotto pressione grazie ai titoli immobiliari e tecnologici, mentre il Nikkei 225 (+1,3%) ha trovato nuova linfa grazie alla decisione della Banca del Giappone di attenersi a una politica monetaria estremamente accomodante.
Intanto, non si placano le tensioni geopolitiche con le rinnovate tensioni sugli energetici (gas e petrolio) dopo gli ultimi attacchi dei ribelli Houthi a diverse petroliere nella zona del Mar Rosso.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 19 dicembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova al momento in leggero rialzo dello 0,13%, mentre a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib si trova al momento in progresso dello +0,10% in area 30.270 punti.
Poco sopra la parità anche il Dax tedesco (+0,13%), mentre più deboli il Cac40 francese (-0,03%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,00%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti su Amplifon, Interpump Group e Stmicroelectronics.
Al contrario, debolezza sui bancari con Bper Banca, Saipem e Banca Monte Paschi Siena.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund resta sotto area 170 punti base, con il rendimento del decennale italiano stabile al 3,72%.
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Forex e Commodity
Sul Forex l’euro/dollaro è risalito a 1,093 e il dollaro/yen oscilla intorno a 144.
Tra le materie prime, tensione sulle quotazioni del petrolio Brent, e sul prezzo del gas naturale, dopo la notizia che diverse compagnie di navigazione (petroliere e mercantili) avrebbero evitato il Mar Rosso e questo potrebbe portare a problemi nelle catene di approvvigionamento.
Gli eventi della settimana da monitorare
Il focus resta prevalentemente su inflazione e politica monetaria, dopo gli ultimi interventi dei banchieri centrali volti a smorzare le aspettative dei mercati sui tagli dei tassi nel 2024. In Europa, Joachim Nagel ha affermato che è troppo presto per prenderne in considerazione, mentre giovedì Christine Lagarde ha ribadito che la banca non ha discusso affatto di tagli.
Oggi occhi untati sul dato finale sull’inflazione in Europa, mentre domani sono attesi diversi ed importanti dati macro: Bilancia commerciale di novembre (Giappone), i prezzi alla produzione di novembre (Germania), ma anche la fiducia dei consumatori di dicembre (UE) e le scorte di petrolio e richieste mutui (USA).
Da seguire anche le vendite al dettaglio di novembre negli Stati Uniti previste per domani.