Apertura Borse oggi, 15 novembre 2023: Europa in verde in attesa dell’inflazione italiana
Partenza all’insegna degli acquisti per le principali Borse europee, in scia ai rialzi generalizzati della vigilia. Nella seduta di ieri, i mercati azionari hanno festeggiato il dato sull’inflazione Usa, che nel mese di ottobre è scesa al +3,2%, dal 3,7% del mese di settembre. Il dato ha inoltre sorpreso gli analisti che si aspettavano un rialzo dello 0,1% su base mensile.
Ecco che il rallentamento della crescita dei prezzi al consumo potrebbe convincere la Fed a non aumentare ulteriormente i tassi di interesse nella prossima riunione di politica monetaria del 13 dicembre. Da questo punto di vista, il mercato (CME FedWatch) si aspetta con una probabilità di oltre il 94% una pausa nei rialzi dei tassi (che dovrebbero così rimanere nel range 5,25% – 5,5%.
Come dicevamo, ieri seduta all’insegna degli acquisti a Wall Street, con l’indice S&P 500 che ha archiviato le contrattazioni con un progresso di quasi il 2%, portando così il bilancio da inizio anno al +16% da inizio anno (+9,4% solo dai minimi di ottobre).
L’attenzione degli operatori rimane sull’agenda macroeconomica, su alcuni incontri geopolitici, ma anche sull’evolversi del conflitto in Medio Oriente.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 15 novembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia le contrattazioni in rialzo dello 0,3%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna un progresso dello 0,21% in area 29.400 punti.
In positivo anche per il Dax tedesco (+0,2%), ma anche per il Cac40 francese (+0,4%). Bene anche l’Ibex35 spagnolo (+0,29%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Erg (+2%), Moncler (+1,3%) e Stmicroelectronics (+1%).
Al contrario, debolezza sui bancari con Banco Bpm (-1,14%), Bper Banca (-0,9%) e Unipol (-0,7%). In rosso anche Cnh Industrial (-1%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a quota 180 bp, con il decennale italiano in calo al 4,4%, in attesa del giudizio di Moody’s sul rating dell’Italia.
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Forex e Commodity
Sul Forex l’euro/dollaro con il vigoroso progresso di ieri (+1,6%) si riporta sopra quota 1,08.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si mantiene sopra gli 82 dollari al barile, dopo tre settimane consecutive di debolezza; mentre tra i metalli preziosi, l’oro ha rotto al rialzo l’area di resistenza a 1.970 dollari l’oncia.
Gli appuntamenti macro da monitorare
Domani il focus si sposterà sull’incontro tra il presidente Usa Joe Biden e il leader cinese Xi Jinping, per tentare di riavvicinare le due superpotenze mondiali.
Tra i dati macro, saranno da seguire i dati sull’inflazione in Francia, Uk, Italia. Occhi puntati anche sulla produzione industriale dell’Eurozona del mese di settembre, ma anche le vendite al dettagli negli Usa.
Focus sull’agenzia di rating Moody’s
Dopo le recenti decisioni di S&P Rating, Dbrs e Fitch, questo venerdì è in programma anche il giudizio di Moody’s (il cui rating è a un passo da junk, ovvero spazzatura).
Sarà la più attesa tra le agenzie di rating dato che è l’unica con un outlook negativo nei confronti dell’Italia e ha già minacciato un declassamento del rating italiano.
Ricordiamo che venerdì scorso, Fitch ha confermato il rating sul nostro Paese lasciandolo “BBB con outlook stabile”.