Apertura Borse oggi, 15 giugno 2023: Europa debole dopo decisione Fed, oggi tocca alla Bce
Partenza leggermente in Europa con i principali listini del Vecchio Continente che avviano le contrattazioni con ribassi frazionali.
Ieri chiusura contrastata a Wall Street a seguito dell’annuncio della Fed di lasciare i tassi invariati come previsto ma ha segnalato altre due strette entro la fine dell’anno. I futures sui principali indici azionari Usa sono lievemente negativi.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 15 giugno 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia le contrattazioni in calo frazionale dello 0,3% a quota 4.365 punti; mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib scende dello 0,3% in area 27.700 punti.
Debolezza anche sul Dax tedesco (-0,3%), ma anche sul Cac40 francese (-0,3%) e sull’Ibex35 spagnolo in calo dello 0,2%.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari acquisti soprattutto su FinecoBank (+1,1%), Banca MPS (+0,5%) e Azimut (+0,4%).
Vendite invece in particolare su UniCredit (-1,1%), Banca Generali (-1%) ed Hera (-0,7%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Rendimenti obbligazionari in rialzo in Europa e negli Usa dopo la Fed. Lo spread Btp-Bund si amplia a 165 punti base, con il decennale italiano in aumento al 4,14%.
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Forex e Commodity
Tra le materie prime, il petrolio (Brent) viaggia poco sopra i 73 dollari al barile mentre il gas rimane in area 38 €/Mwh. Sul Forex, l’euro/dollaro tiene sopra 1,08 in attesa delle delibere della Bce e del discorso della presidente Lagarde.
Occhi puntati sulla Bce
Oggi tocca alla Bce, che farà l’annuncio sui tassi alle 14.15 ora italiana. Gli analisti prevedono un altro rialzo dei tassi di 25 punti base, che dovrebbe portare così i tassi sui depositi al 3,5%, record dal 2001. La presidente dell’Eurotower Christine Lagarde è stata più che chiara nel ribadire nei giorni scorsi l’intenzione di andare avanti nella sua lotta contro l’inflazione.
Va detto tuttavia che l’economia dell’Eurozona è scivolata ufficialmente nella condizione di recessione tecnica. Nei primi tre mesi del 2023, il Pil dell’Eurozona si è contratto infatti dello 0,1%. La notizia, di per sé già negativa, è diventata ancora più drammatica in quanto accompagnata dalla revisione dei numeri dell’ultimo trimestre del 2022. Il Pil di quel periodo è stato rivisto infatti al ribasso, dal trend invariato inizialmente riportato, a una flessione dello 0,1%.
Oggi ha fatto l’annuncio sui tassi anche la People’s Bank of China, banca centrale della Cina, che ha tagliato i tassi di interesse MLF a 1 anno dal 2,75% al 2,65%, dunque di 10 punti base. I tassi MLF a 1 anno sono stati tagliati dalla banca centrale della Cina per la prima volta in dieci mesi per sostenere l’economia, la cui performance si è mostrata più debole rispetto alle aspettative.