Apertura Borse oggi, 15 dicembre 2023: Europa in verde nel giorno delle tre streghe
Partenza ancora in verde in Europa, con i principali listini del Vecchio continente che avviano le contrattazioni dell’ultima seduta della settimana sopra la parità. L’attenzione del mercato continua ad essere rivolta alle riunioni delle banche centrali e dagli spunti in arrivo dall’agenda macroeconomica.
Negli ultimi meeting del 2o23, sia la Fed che la Bce hanno mantenuto come da attese i tassi di interesse invariati lasciandoli rispettivamente al 5,5% e al 4,5%.
Intanto, oggi è il giorno delle tre streghe, seduta in cui scadono contemporaneamente i contratti derivati di futures su indici/titoli, opzioni su indici/titoli.
Questa mattina acquisti sulle borse asiatiche, con la borsa di Hong Kong che è rimbalzato di oltre il 2% spinto dalla positività sulle società immobiliari e dopo alcuni dati macro (vendite al dettaglio e produzione industriale cinese). Bene anche la borsa di Tokyo che chiude la seduta in rialzo dell0 0,8%.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 15 dicembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova al momento in rialzo dello 0,5%, mentre a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib si trova al momento in progresso dello +0,47% in area 30.500 punti.
In luce anche il Dax tedesco (+0,4%), ma anche il Cac40 francese (+0,4%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,10%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Stmicroelectronics, Stellantis e Prysmian.
Al contrario, debolezza su Campari, Amplifon e le utility Hera e Snam.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, nella seduta di ieri abbiamo assistito ad un calo dei rendimenti nella zona euro e lo stesso si sta verificando in avvio di oggi con il Btp a dieci anni che ormai è giunto al 3,8%, con lo Spread Btp/Bund.
Negli Usa, il decennale Tnx si trova al 3,9% (-2,5% nella seduta di ieri).
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Forex e Commodity
Sul Forex l’euro/dollaro è risalito a 1,099 dopo le decisioni delle banche centrali, con il dollaro/yen a 142.
Tra le materie prime, recuperano leggermente terreno le quotazioni del petrolio Brent, in area 76 dollari al barile, con l’oro che si è riportato sopra i 2.050 dollari l’oncia.
Banche centrali come da attese
Come da attese la Fed ha lasciato i tassi invariati, con i toni più accomodanti delle attese del presidente Powell e i dot-plot hanno sorpreso positivamente i mercati, spingendo il Dow Jones sui massimi storici.
I banchieri statunitensi stimano mediamente ora tre tagli dei tassi nel 2024, meno dei quattro del mercato ma più dei due precedentemente ipotizzati. Inoltre, le nuove proiezioni economiche indicano un’inflazione più contenuta (2,8% quest’anno e 2,4% nel 2024) e un Pil più elevato quest’anno (2,6%) ma leggermente più basso l’anno prossimo (1,4%).
Anche la Bce e la Bank of England a loro volta hanno mantenuto inalterato il costo del denaro, con il board europeo che ha ridotto anche le stime sull’inflazione.
Occhi puntati sugli indici Pmi
Oggi saranno da seguire Infine gli indici Pmi delle principali economie per le indicazioni che ci forniranno sulla crescita dei prossimi mesi.