Apertura Borse oggi, 14 novembre 2023: Europa cauta in attesa dell’inflazione Usa
Avvio in lieve rialzo per i principali listini europei, compresa Piazza Affari, in attesa del dato americano sull’inflazione, vero appuntamento chiave della giornata. Sullo sfondo rimangono le preoccupazioni per l’evolversi delle tensioni in Medio Oriente.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 14 novembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 ha iniziato la seduta in rialzo dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna un progresso dello 0,5% in area 29.000 punti.
Segno più anche per il Dax tedesco (+0,2%), ma anche per il Cac40 francese (+0,1%). Bene anche l’Ibex35 spagnolo (+0,2%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti sui bancari con Bper Banca (+1,3%), Banco Bpm (+1,2%) e Telecom Italia (+1%).
Al contrario, vendite su Erg (-o,7%), Interpump (-0,7%) e Nexi (-0,6%).
Prosegue intanto a Piazza Affari la stagione degli utili e oggi sono attesi i conti trimestrali di A2a.
SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari
Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 182 bp, con il decennale italiano in calo al 4,52%, aspettando venerdì il giudizio di Moody’s sul rating dell’Italia.
SEGUI: Valore Spread BTP/BUND 10 anni di oggi in tempo reale
Forex e Commodity
Sul Forex l’euro/dollaro si riporta sopra quota 1,07 e lo yen viaggia poco mosso a 151,6 contro il biglietto verde, dopo un po’ di volatilità nella seduta precedente.
Tra le materie prime, il petrolio Brent mantiene i guadagni di ieri che l’hanno riportato a 82,7 dollari al barile dopo tre settimane consecutive di cali. Ieri l’Opec, nel suo rapporto mensile, ha alzato la sua previsione di crescita della domanda di petrolio per quest’anno a 2,5 milioni di barili al giorno, lasciando invariate le previsioni per il 2024 a 2,2 milioni di barili al giorno.
Gli appuntamenti macro da monitorare
In mattinata sono attesi i discorsi dei membri Bce Lane e Villeroy, oltre all’indice Zew tedesco e il Pil dell’eurozona, ma l’attenzione è prevalentemente focalizzata sul report dei prezzi al consumo statunitensi, previsti in rallentamento dal 3,7% al 3,3% su base annua.
Domani il focus si sposterà sull’incontro tra il presidente Usa Joe Biden e il leader cinese Xi Jinping, per tentare di riavvicinare le due superpotenze mondiali.
Focus sulla decisione di Moody’s
Dopo le decisioni di S&P Rating, Dbrs e Fitch, questa settimana arriverà anche il giudizio di Moody’s (il cui rating è a un passo da junk, ovvero spazzatura).
Questa sarà la più attesa dato che l’agenzia di rating Usa è l’unica agenzia con un outlook negativo nei confronti dell’Italia ed è sempre lei che in primavera minacciò un declassamento del rating tricolore.
Intanto, ricordiamo che venerdì scorso, Fitch ha confermato il rating sul nostro Paese lasciandolo “BBB con outlook stabile”.