Apertura Borse oggi, 11 ottobre 2023: Europa in ribasso
Partenza in ribasso per i principali listini europei con l’attenzione che rimane rivolta alle banche centrali e alla crisi in Medio Oriente.
A Wall Street i futures sui principali indici azionari Usa sono poco mossi, dopo la chiusura positiva della vigilia sostenuta dal forte calo dei tassi dei Treasuries e dalle altre dichiarazioni accomodanti di membri della Fed che riducono le probabilità di nuovi aumenti dei tassi.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 11 ottobre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia la seduta in calo dello 0,6%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo pochi minuti di contrattazione, segna un ribasso dello 0,1% in area 28.300 punti.
Deboli anche il Dax tedesco (+0,3%), ma anche il Cac40 francese (-0,8%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Banca Mps (+1,5%), Iveco (+1,1%) e Bper Banca (+0,9%).
Al contrario, tra i peggiori troviamo Moncler (-2,9%) frenata come tutto il settore del lusso dai ricavi sotto le attese di LVMH; in calo anche Interpump (-0,9%) e Diasorin (-0,8%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, i tassi dei Treasuries Usa con scadenza a 10 anni sono capitolati di quasi 13 punti al 4,63%, beneficiando della decisione degli investitori di andare a caccia dei safe asset, a causa dell’incertezza provocata dalla guerra tra Hamas e Israele.
Lo spread Btp-Bund si assesta a 196 bp dopo il calo di ieri, con il rendimento del decennale italiano al 4,75%.
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Forex e Commodity
Tra le materie prime, il petrolio riprende leggermente, con il Brent in area 88 dollari al barile, mentre scattano i realizzi sul gas, a 47€/Mwh, dopo due giorni di rialzi innescati dalle tensioni in Medioriente e dai sospetti della Finlandia su un possibile sabotaggio all’origine della perdita nel gasdotto del Mar Baltico.
Sul Forex, euro/dollaro stabile a 1,06 mentre il dollaro/yen resta poco sotto 149.
Gli eventi da monitorare
Oggi l’attenzione si focalizzerà sui dati relativi ai prezzi alla produzione statunitensi, in attesa di quelli di domani sui prezzi al consumo. L’inflazione statunitense per il mese di settembre è attesa in lieve rallentamento sia sul dato primario (3,6% da 3,7%) che su quello base (4,1% da 4,3%).
In serata verranno diffuse anche le minute della Fed, seguite domani da quelle della Bce. Riflettori anche sullo sbarco sulla borsa americana di Birkenstock.
Occhi puntati anche sul dato dell’inflazione in Cina, atteso per venerdì ad un valore poco sopra lo 0%. Sempre in Cina saranno da monitorare i dati commerciali (venerdì) e all’aggregato finanziario di settembre.
Infine, negli Usa venerdì partirà la stagione delle trimestrali con la consueta pubblicazione dei colossi bancari quali JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup.