Apertura Borse oggi, 06 novembre 2023: Europa in verde in attesa dei PMI Italia
Avvio sostanzialmente positivo in Europa con i principali indici del Vecchio Continente che avviano la seduta e la settimana in prevalenza sopra la parità. Gli operatori continuano a monitorare l’evoluzione delle tensioni in Medio Oriente, ma sono sempre più convinti che i tassi di interesse abbiano raggiunto il picco sia negli Usa che nell’Eurozona.
In tal senso, venerdì i dati sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato un incremento inferiore alle aspettative dei nuovi posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione in leggero aumento al 3,9% (vs 3,8% stime). Ecco che questi dati, uniti alla resilienza del Pil americano, potrebbe convincere la Fed a non aumentare ulteriormente i tassi.
Sul fronte tensioni in Medio Oriente, il Segretario di Stato americano Blinken è arrivato in Turchia per discutere della guerra tra Israele e Hamas e intanto un sommergibile classe Ohio è giunto in prossimità del Medio Oriente.
Occhi puntati anche sui conti trimestrali in Europa e soprattutto a Piazza Affari con la pubblicazione dei risultati di molte società del Ftse Mib, tra queste ricordiamo i conti di Poste Italiane, Mps, Enel, Fineco, Tim, Leonardo e molte altre.
Venerdì chiusura ancora in rally per Wall Street, con l’indice S&P 500 che chiude le contrattazioni in progresso di quasi l’1%, archiviando l’ottava con quasi il 6% di rialzo.
Intanto, positiva la seduta in Asia con Tokyo che ha terminato a +2,3%, mentre Shanghai a +0,9%.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 06 novembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia la seduta sopra la parità (+0,14%), mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo pochi minuti di contrattazione, segna un progresso dello 0,29% tornando così sopra area 28.800 punti.
Sopra la parità anche il Dax tedesco (+0,07%), ma anche il Cac40 francese (+0,15%) e sull’Ibex35 spagnolo (+0,05%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Tim (+4,3%), Ferrari (+1%) e Banca Mps (+1%) e Intesa Sanpaolo (+1,17%). Occhi puntati su Tim, dopo la riunione del Cda del fine settimana che ha deciso approvare l’offerta vincolante di KKR per la rete fissa NetCo, mentre Ferrari procede spedita su nuovi massimi storici.
Al contrario, vendite su Stellantis (-0,8%), Diasorin (-0,85%) e Unicredit (-0,73%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Rendimenti obbligazionari in calo, con il Treasury statunitense al 4,55% in calo di oltre l’2%, mentre il decennale italiano apre in calo al 4,5%, con lo spread Btp-Bund in ribasso a 182 bp.
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Forex e Commodity
Tra le materie prime, scende il petrolio Brent viaggia poco sotto 86 dollari al barile, mentre il gas scende a 46 euro al megawattora. Stabile il prezzo dell’oro sopra a quota 1.990 dollari l’oncia. Sul Forex, euro/dollaro in rialzo a 1,074.
Gli appuntamenti macro da monitorare
Questa settimana l’attenzione degli operatori rimane concentrata sulle Banche Centrali. In particolare, sono in programma numerosi interventi dei banchieri centrali a partire dai discorsi sia della Presidente della Bce Lagarde, sia del Presidente Fed Powell per giovedì.
Martedì saranno da seguire anche le parole di Nagel, membro votante della Bce, mentre il giorno successivo (mercoledì 8 novembre) è atteso il discorso a Dublino del Governatore della Bank of England Bailey.
Questi interventi sono importanti soprattutto alla lue delle recenti decisioni delle Banche centrali di mantenere invariati i tassi di interesse, che potrebbero aver raggiunto il loro picco.
Sul fronte macro, il dato di maggiore rilievo della settimana sarà l’inflazione cinese che giovedì è attesa tornare a registrare una variazione negativa dopo la stagnazione vista il mese precedente. Sempre in Cina, sarà pubblicata martedì la lettura della bilancia commerciale del mese di ottobre, un dato che ci offrirà un quadro sullo stato di salute dell’economia globale.
In Europa, oggi saranno pubblicati gli ordini di fabbrica della Germania, mentre martedì i dati sulla produzione industriale dai quali vedremo se saranno confermati i segnali di debolezza evidenziati dagli indici PMI.
Proprio sul fronte PMI oggi usciranno i PMI in Italia.