Apertura Borse oggi, 05 aprile 2023: listini europee incerti in attesa dei Non-farm Payroll
Avvio incerto per le borse europee, in un contesto in cui rimangono le incertezze sull’evoluzione del percorso di politica monetaria delle principali banche centrali, a partire da Fed e Bce.
Ieri chiusura all’insegna della debolezza per i principali listini a stelle e strisce, con il Dow Jones e lo S&P500 in calo dello 0,6%, mentre questa mattina chiusura negativa anche per i listini giapponesi, con l’indice Nikkei in calo dell’1,7%.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 05 aprile 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova al momento a quota 4.320 punti in rialzo dello 0,27%; mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib si trova dopo pochi minuti di contrattazione in rialzo dello 0,22% a quota 27.239 punti.
In questo contesto, l’indice Euro Stoxx50 avvia le contrattazioni poco sotto il livello di parità (-0,07%) a quota 4.312 punti; mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib si trova dopo pochi minuti di contrattazione in area 27.000 punti in calo dello 0,11%.
Debolezza anche sul Dax tedesco in rialzo frazionale dello 0,02%, ma anche sul Cac40 francese; mentre il migliore è l’Ibex35 spagnolo in profitto dello 0,45%.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
acquisti premiano in particolare i petroliferi con Telecom (+1,43%), Ferrari (+1,13%) e Terna (+0,9%);
Al contrario, vendite su Pirelli (-1,9%) e Stm (-1,72%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp/Bund si trova in rialzo a 186,8 punti, contro i 185 segnati nella vigilia; mentre il rendimento del decennale italiano è al 4,13%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro rimane sopra quota 1,090 a 1,096; mentre tra le materie prime il prezzo del petrolio (Brent) rimane sopra 84 dollari al barile; mentre balza il prezzo dell’oro sopra area 2.000 dollari al barile.
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Occhi puntati sui Non-farm Payroll
Gli operatori sono in attesa dei dati relativi al mese di marzo sull’occupazione statunitense che saranno diffusi venerdì, e che secondo gli analisti dovrebbero evidenziare un incremento dei non-farm payroll di circa 250.000 unità, oltre che un tasso di disoccupazione stabile sui minimi storici al 3,6%.
In tema banche centrali, la Banca centrale della Nuova Zelanda ha alzato a sorpresa il tasso di riferimento di di 50 punti base dopo che la Reserve Bank of Australia aveva lasciato invariato, interrompendo la serie di 10 rialzi consecutivi.
Intanto, la presidente della Federal Reserve Bank di Cleveland, Loretta Mester, ha affermato che “i politici dovrebbero spostare il loro tasso di riferimento al di sopra del 5% quest’anno e mantenerlo a livelli restrittivi per un po’ di tempo per reprimere l’inflazione“.