Apertura Borse oggi, 7 settembre 2023: Europa prosegue la striscia dei ribassi
Altra seduta all’insegna delle vendite per le principali borse europee. Sui mercati prevale quindi un sentiment negativo dopo gli ultimi dati macro che mostrano l’impatto sull’economia dei rialzi dei tassi da parte delle banche centrali. A ciò si aggiunge la preoccupazione per un aumento dell’inflazione a livello globale dopo il taglio della produzione di petrolio da parte dell’Opec+.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 7 settembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia le contrattazioni in ribasso dello 0,4%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib si trova in calo dello 0,5% in area 28.070 punti.
Vendite anche per il Dax tedesco (-0,4%), il Cac40 francese (-0,3%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,3%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, osservando le quotazioni dei singoli titoli, viaggiano in rialzo soprattutto Moncler (+0,4%), Unipol (+0,3%) e Stellantis (+0,2%). Tra i peggiori, invece, troviamo Eni (-1,6%), Stm (-1,6%) e Nexi (-1,1%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund poco mosso a 174 punti base con il decennale italiano al 4,38%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro poco mosso a quota 1,072, mentre tra le materie prime il petrolio (Brent) è in lieve calo a 90,4 dollari al barile.
Cosa è emerso dal Beige Book della Fed
L’economia Usa è in fase di rallentamento e la spesa dei consumatori sta chiaramente frenando. Lo ha confermato il Beige Book, il consueto bollettino economico mensile della Federal Reserve, che descrive l’andamento delle principali variabili macroeconomiche nei dodici distretti in cui si ripartisce la banca centrale americana. Il Beige Book ha indicato che la crescita economica è stata modesta nei mesi di luglio e agosto. La spesa dei consumatori per il turismo è stata più forte del previsto, aumentando durante quella che viene considerata l’ultima fase della domanda inespressa di viaggi dall’era della pandemia. Ma altre spese al dettaglio hanno continuato a rallentare, soprattutto per articoli non essenziali.
Scattato quindi le preoccupazioni sulle prossime mosse della Fed. Stando al CME FedWatch, i trader scommettono su un nulla di fatto sui tassi, da parte della Fed, con una probabilità del 93%, nell’imminente riunione di settembre del Fomc, il braccio di politica monetaria della banca centrale Usa, in calendario i prossimi 19-20 settembre. Tuttavia, la probabilità che la Fed torni ad alzare i tassi nel mese di novembre è salita nelle ultime ore al di sopra del 40%.
Gli eventi di oggi
Nella giornata odierna gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macro per Italia, Eurozona e Stati Uniti. Per l’Italia si attende il dato delle vendite al dettaglio, mentre per l’Eurozona il Pil del secondo trimestre del 2023. Per gli Usa, focus sulle nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e sui dati comunicati dall’EIA sulle scorte e la produzione di greggio.
Lato Banche centrali da monitorare con attenzione i discorsi di diversi membri Bce, tra cui i falchi Knot e Holzmann, considerato che si tratta degli ultimi interventi prima della riunione del prossimo 14 settembre..