Apertura Borse oggi, 4 gennaio 2024: Europa in positivo dopo i verbali Fed
I principali listini europei aprono la seduta in territorio positivo dopo i verbali Fed relativi all’ultima riunione del 2023, da cui emerge elevata incertezza sui tempi dei tagli dei tassi di interesse nel corso del 2024. I banchieri hanno, infatti, concluso che i tagli dei tassi di interesse sono probabili nel 2024, anche se emergono pochi dettagli su quando questo potrebbe avvenire.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 4 gennaio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 mostra un rialzo dello 0,2%, mentre a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib sale dello 0,3% in area 30.180 punti.
Segni positivi anche per il Dax tedesco (+0,1%), il Cac40 francese (+0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,5%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti soprattutto su Leonardo, Banca Monte Paschi Siena ed Eni. In fondo al listino invece troviamo Tenaris, Brunello Cucinelli e Nexi.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund, con il rendimento del decennale italiano al 3,68% e quello del Bund appena sopra il 2%.
Intanto, il rendimento del Treasury Usa 10 anni è al 3,918%.
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Forex e Commodity
Sul Forex l’euro/dollaro rimane poco sopra quota 1,09 mentre il dollaro/yen si attesta a 143,5, con la valuta nipponica indebolita dal terremoto dei giorni scorsi che riduce le possibilità di abbandono della politica accomodante della BoJ. Bitcoin poco mosso in area 42.850 dollari, dopo le perdite di ieri.
Intanto, sul mercato delle commodity in primo piano sempre le perfomance dell’oro e del petrolio Brent.
Gli eventi macro da monitorare
A livello macro, da monitorare oggi negli Usa l’ISM Servizi, rilevante per le informazioni che ci forniranno su prezzi ed occupazione.
Domani verrà pubblicata l’inflazione dell’Eurozona con le indicazioni di Francia e Germania disponibili da oggi. Il consenso Bloomberg prevede un indice dei prezzi al consumo al 3% per la zona Euro.
Sempre venerdì negli Usa avremo i dati sul mercato del lavoro con i nuovi occupati attesi in calo e tasso di disoccupazione in lieve rialzo (3,8% da 3,7%). Particolarmente importanti per la Fed per le future decisioni di politica monetaria.