Apertura Borse oggi, 30 novembre 2023: Europa in rialzo in attesa dell’inflazione europea
Oggi le principali borse europee aprono la seduta in territorio positivo, proseguendo così il rimbalzo dai minimi di ottobre in una giornata ricca di appuntamenti rilevanti.
Il focus degli operatori rimane concentrato sull’agenda macroeconomica e sui discorsi dei banchieri centrali in cerca di segnali sulle prospettive economiche e di politica monetaria in vista del prossimo anno.
Intanto, gli Stati Uniti come l’Europa si apprestano con la seduta di oggi a chiudere il mese di novembre con vigorosi rialzi, con Piazza Affari che vedremo se a fine anno si confermerà come la regina d’Europa in termini di performance.
Ecco l’andamento dei listini e i principali temi della seduta odierna.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 30 novembre 2023
Indici Europa e Italia
Dopo pochi minuti dall’avvio degli scambi, l’indice Euro Stoxx 50 si trova in rialzo dello 0,1%, mentre a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib segna un progresso dello 0,4% a quota 29.800 punti.
Sopra la parità anche il Dax tedesco (+0,2%), il Cac40 francese e l’Ibex35 spagnolo (+0,2%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti soprattutto su Leonardo, Stmicroelectronics e Stellantis.
Al contrario, vendite su Ferrari, Unicredit e Moncler.
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Andamento Spread Btp / Bund
Gli ultimi segnali dall’economia e dalla politica monetaria hanno favorito una discesa dei rendimenti obbligazionari. Lo spread Btp-Bund è stabile a 174 punti base, con il rendimento del decennale italiano in discesa al 4,15%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro rimane a 1,095 mentre il dollaro/yen viaggia poco mosso a 147,1.
Tra le materie prime, il petrolio Brent è risalito a 83,5 dollari al barile, prima dell’attesissimo meeting dell’Opec+ di oggi, che dovrebbe stabilire i prossimi livelli di produzione.
Gli appuntamenti da monitorare
In giornata sono attesi i dati sull’inflazione dell’Italia e dell’eurozona, dopo che il settore manifatturiero cinese ha registrato un calo per il secondo mese consecutivo. I prezzi al consumo della Francia hanno evidenziato una crescita annua del 3,4%, in calo dal 4% del mese scorso (dato armonizzato dal 4,5 al 3,8%). Il Pil francese del terzo trimestre è stato rivisto al ribasso a -0,1%.
In programma anche il core Pce statunitense, il parametro di inflazione preferito dalla Fed, dopo la pubblicazione del Beige Book che ha sottolineato un rallentamento dell’attività economica nelle ultime settimane a causa della riduzione delle spese discrezionali da parte dei consumatori.
Da seguire oggi anche i dati settimanali sulle richieste di sussidi, alla luce del forte calo registrato la scorsa settimana che ha alleviato i timori di un indebolimento del mercato del lavoro. Sempre negli Stati Uniti l’ISM Manifatturiero domani è atteso in lieve miglioramento anche se ancora in area di contrazione. Venerdì è atteso un discorso del presidente della banca centrale americana, Jerome Powell.
Occhi puntati anche sulla riunione OPEC+, che era stata rinviata a oggi a causa dei contrasti interni tra i produttori circa l’entità dei tagli alla produzione nel 2024. In caso di sorprese “L’esito di questa riunione potrebbe avere ripercussioni importanti sul petrolio (e a cascata anche su altre asset class dato che il suo andamento può influenzare le aspettative di inflazione)”, segnalano gli analisti di MPS Capital Services.