Apertura Borse oggi, 28 settembre 2023: Europa cerca di risollevarsi
Avvio in lieve rialzo per i principali listini del Vecchio Continente dopo i cali delle ultime sedute. La paura di una inflazione più persistente continua a deprimere il sentiment dei operatori, complici anche i nuovi scatti al rialzo dei prezzi del petrolio.
Intanto, ieri chiusura contrastata a Wall Street con Dow Jones che ha perso lo 0,20%, S&P 500 piatto e Nasdaq in rialzo dello 0,2%. Questa mattina contrastata anche la sessione dei listini asiatici.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 28 settembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia le contrattazioni sulla parità a 4.100, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo pochi minuti di contrattazione, segna un calo dello 0,1% poco sopra area 28.000 punti.
Poco mossi anche il Dax tedesco (+0,1%), il Cac40 francese (+0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,3%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, parziale rimbalzo di Mps (+2,3%), e acquisti sui petroliferi Saipem (+1,5%), Tenaris (+1,4%) ed Eni (+1,2%).
In calo Moncler (-0,9%), Amplifon (-0,8%) e Inwit (-0,75%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si amplia ulteriormente oltre i 195 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,83%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro scivola verso quota 1,05.
Tra le materie prime è ripresa la corsa del greggio, con il Brent a ridosso dei 95 dollari al barile e il Wti oltre i 94 dollari, dopo il calo delle scorte Usa maggiore delle attese emerso ieri dai dati Eia.
Verso una fine di settembre da dimenticare
I mercati si avviano verso la conclusione di settembre con la peggior performance mensile da un anno, mentre l’obbligazionario è sulla strada per archiviare il mese più complicato da febbraio, con i rendimenti dei Treasury statunitensi sui massimi da dodici mesi.
Dall’agenda macroeconomica si attendono oggi gli indici di fiducia di Italia ed eurozona e l’inflazione tedesca, aspettando quella di domani dell’intera zona euro. Dagli Usa, in arrivo la terza lettura del Pil annualizzato del secondo trimestre, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e i numeri relativi ai compromessi immobiliari.
Focus anche oggi sugli interventi di alcuni banchieri centrali, in particolare il presidente della Fed Jerome Powell, che interverrà stasera. Proprio la prospettiva di tassi più elevati e per più tempo è stato il freno principale dei mercati nelle ultime sedute. Passa in secondo piano, invece, il voto di oggi per evitare lo shutdown governativo negli Usa.