Apertura Borse oggi, 26 settembre 2023: Europa colpita dalle vendite
Le principali borse europee aprono la seduta odierna con perdite vicine al punto percentuale. Il sentiment resta penalizzato dalla prospettiva di tassi di interesse più elevati e più a lungo, come sottolineato dagli ultimi interventi dei banchieri centrali, oltre che dai timori di shutdown negli Usa.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 26 settembre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 avvia le contrattazioni in ribasso dell’1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo pochi minuti di contrattazione, segna un calo dell’1,1% poco sopra area 28.000 punti.
In rosso anche il Dax tedesco (-0,8%), il Cac40 francese (-1%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,8%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti solo su Banca Generali (+0,4%).
Al contrario, tra i titoli peggiori troviamo Moncler (-3%), Nexi (-3%) e Italgas (-2,4%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Nel comparto obbligazionario lo spread Btp-Bund si amplia a 187 punti base, con il decennale italiano giunto ormai al 4,69%.
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Forex e Commodity
Tra le materie prime il petrolio (Brent) arretra ancora sotto i 91 dollari al barile, frenato anche dal rialzo del dollaro. Sul Forex, l’euro/dollaro scivola a 1,057 e il cambio tra biglietto verde e yen rimane sopra quota 149.
I dati macro di oggi
Nel pomeriggio, focus sui dati relativi alla fiducia dei consumatori statunitensi, le vendite di abitazioni e l’indice manifatturiero della Fed di Richmond.
Gli appuntamenti della settimana
Questa settimana sono attesi diversi e importanti dati macroeconomici, a partire dal dato sull’inflazione dell’Eurozona, attesa in uscita per venerdì in deciso rallentamento sia nella componente principale (al 4,5% per il consenso degli economisti) che in quella base (al 4,8% dal 5,3%). In tal senso, ecco che a meno di vedere un dato sull’inflazione rialzo, il dato in calo potrebbe confermare la fine del ciclo di rialzi BCE.
Negli Stati Uniti, domani avremo la fiducia dei consumatori, mentre mercoledì ci saranno gli ordini di beni durevoli, e giovedì i dati sulle nuove richieste di sussidi. Venerdì sarà infine pubblicato il dato sul deflatore PCE, ovvero la misura d’inflazione maggiormente monitorata dalla Fed.
Sul fronte Banche Centrali non mancheranno discorsi di vari banchieri, in particolare Fed, tra cui il Governatore Powell (giovedì).