Amazon: il titolo ha corso troppo? Il grafico
Titolo Amazon ancora -47% da picco. Ma per qualcuno avrebbe corso troppo
Il titolo della Big Tech Usa Amazon ha forse corso troppo? Sì, per Jason Benowitz, senior portfolio manager presso CI Roosevelt, intervistato da Bloomberg.
Così come nel caso di altre mega-cap attive nel settore hi-tech degli Stati Uniti, le quotazioni del colosso dell’e-commerce hanno perso terreno nel corso del 2022.
Tuttavia, stando ai dati compilati dalla stessa Bloomberg, le azioni AMZN risultano le più costose, visto che hanno un valore pari a 34 volte gli utili attesi nel corso dei prossimi 12 mesi.
Il valore non sarebbe più giustificato, ormai, dai fondamentali del gigante, se si considera che gli analisti interpellati da Bloomberg prevedono una crescita del fatturato al ritmo di appena +8%, quest’anno, rispetto alla media del 24% degli ultimi cinque anni.
AMZN e il paragone con i titoli Apple, Microsoft e Alphabet
“Quando paragoniamo Amazon ad altre grandi società tecnologiche, notiamo che queste presentano un valore e un rapporto rischio-premio migliori”, ha commentato Benowitz a Bloomberg.
Un grafico che paragona Amazon ad altri titani hi-tech Usa, come Apple, Microsoft e Alphabet, evidenzia come il titolo venga scambiato a un premio tuttora piuttosto consistente rispetto a queste altre azioni.
Benowitz spiega il suo scetticismo nei confronti di Amazon anche con la diffidenza verso i nuovi progetti del gruppo fondato da Jeff Bezos: come il progetto che punta al lancio di un satellite capace di offrire la connessione a Internet a milioni di potenziali consumatori e l’acquisizione del gruppo di healthcare One Medical Group per un valore di 3,5 miliardi di dollari circa.
Non esattamente entusiasta di Amazon è anche Timothy Ghriskey, senior portfolio strategist di Ingalls & Snyder, che ammette che la sua società detiene titoli AMZN, ma anche che sta smobilizzando quelle azioni da più di un anno.
In questo caso, la spiegazione data ha a che fare con il rallentamento previsto per il business AWS (Amazon Web Services), che si conferma tuttora il motore della crescita delle vendite e degli utili della Big Tech. E, quando non tutti i motori sono accesi, spiega Ghriskey, “Amazon tende a essere colpita molto di più rispetto alle proprie rivali Big Tech”.
Amazon: titolo in calo -47% da picco 2021
Queste preoccupazioni si riflettono sul trend del titolo che, sebbene in ripresa dall’inizio dell’anno, rimane in calo di ben il 47% rispetto al picco di chiusura testato nel 2021. La performance va paragonata a quella delle azioni Apple, in flessione del 13% rispetto al record, così come a quella dei titoli Microsoft e Alphabet, che distano dai loro precedenti massimi storici rispettivamente del 21% e del 31%.
Detto questo, Amazon continua a beneficiare della fiducia di diversi analisti, bullish sulle sue azioni da anni.
Bloomberg fa notare infatti che il titolo vanta la percentuale più alta di rating buy, tra tutte le mega-cap, pari a ben il 93%, a fronte di un target price che, in media, intravede un margine di rialzo del 36% rispetto ai livelli attuali.
Tra questi bullish, Doug Anmuth di JP Morgan, che fa notare come il sentiment degli investitori sul titolo AMZN oscilli ai livelli minimi degli ultimi anni, ma che, nonostante questo, è incoraggiato dalla strategia di tagli ai costi che il gigante continua a portare avanti, i cui benefici a suo avviso saranno visibili già quest’anno con il balzo previsto per il flusso di cassa disponibile.
Tra l’altro, proprio questa settimana Amazon ha annunciato l’intenzione di licenziare altri 9.000 dipendenti, dopo averne messi alla porta già 18.000 nell’arco di qualche mese appena.
Il gigante continua a portare avanti quella che si conferma già la riduzione della forza lavoro record della sua storia. Ecco le divisioni che saranno colpite dai nuovi maxi tagli.