Air Berlin in bancarotta, Lufthansa si fa avanti. Ryanair sbotta contro Ue: è ovvia cospirazione
Dopo aver dichiarato bancarotta, causa la chiusura dei rubinetti da parte dell’azionista di maggioranza Etihad, Air Berlin precipita alla borsa di Francoforte. Dopo il crollo di ieri, il titolo scivola di oltre il 20%, a 0,4050 euro. Da segnalare che in tre mesi le quotazioni della seconda compagnia aerea in Germania hanno sofferto una perdita superiore al 61%.
Ed è già battaglia per acquistare i suoi asset. Lufthansa si è fatta avanti. Circolano anche i nomi di EasyJet, che avrebbe avviato trattative con l’azienda, mentre Ryanair si rivolge all’Unione europea e, sulla possibilità di una fusione Air Berlin con Lufthansa, fa notare come un accordo del genere violerebbe la normativa antitrust.
Ryanair va oltre e parla di una bancarotta che “è stata creata ad arte, per permettere a Lufthansa (compagnia aerea numero uno in Germania) di rilevare Air Berlin senza indebitarsi“. Il gruppo low cost irlandese presenta una denuncia alla Commissione europea e alle autorità Antitrust tedesche, parlando di una “cospirazione ovvia”.
Il governo tedesco, nel frattempo, ha già assicurato un prestito ponte da 150 milioni per garantire l’operatività della compagnia aerea.
Sul caso interviene la stessa cancelliera tedesca Angela Merke che – in vista delle imminenti elezioni federali di fine settembre – afferma che i costi non ricadranno sulle spalle dei contribuenti tedeschi. Ma Ryanair si scaglia anche sul prestito, che definisce un aiuto di Stato.
Tutto questo mentre il Guardian consiglia alle compagnie aeree (in particolare Ryanain e easyJet) di essere caute riguardo all’opzione di manifestare un interesse verso Air Berlin.
Il riferimento è al rialzo dei titoli, che hanno brindato ieri alla notizia della bancarotta di Air Berlin, con easyJet salita del 4,5%, Ryanair del 3,3% e IAG, proprietaria di British Airways, che ha chiuso in rialzo del 2,9%. Wizz Air ha messo a segno inoltre un rally del 4,6%.
“La reazione ha senso. Air Berlin è in perdita da anni ma fa sempre parte della classifica delle 10 principali compagnie aeree europee, in base al numero dei passeggeri, ed è stata capace di irritare le rivali semplicemente sopravvivendo”.
Il quotidiano britannico frena però le ambizioni delle rivali, pronte a raccogliere i pezzi di Air Berlin, sottolineando che “raramente si è al sicuro nel presupporre che la crisi finanziaria di qualsiasi compagnia aerea sia terminale”; certo, sia i problemi di Air Berlin, che quelli di Alitalia, “sembrano destinati a dar vita a una grande ristrutturazione di qualche forma”. Detto questo, il “fatto più difficile è che Etihad, grande azionista di Air Berlin e di Alitalia, sembra aver abbandonato la sua strana strategia di buttare soldi in investimenti in perdita“. In generale, ioltre, la ristrutturazione di una compagnia aera in forte perdita, delle dimensioni di Air Berlin, potrebbe rivelarsi per Ryanair “un affare complicato”.
Il quotidiano non ha comunque alcuna remora a prendere le parti di Ryanair. Sicuramente, una fusione tra Air Berlin e la compagnia di bandiera tedesca Lufthansa sarebbe infatti, a suo avviso, “scandalosa”.