Notizie Notizie Italia Aim Italia e criteri Esg: quanto sono attente alla sostenibilità le Pmi di Piazza Affari?  

Aim Italia e criteri Esg: quanto sono attente alla sostenibilità le Pmi di Piazza Affari?  

5 Febbraio 2019 09:55

 

Le tematiche ambientali, sociali e di governance (Esg) sono sulla bocca di tutti e rappresentano sempre più una priorità per i principali investitori istituzionali internazionali, oltre a essere un elemento essenziale della policy aziendale in linea con le aspettative crescenti della società e dell’opinione pubblica. Per dare un ordine di grandezza sono pari a circa 23 mila miliardi di dollari gli asset gestiti a livello globale nel 2016 con strategie basate su criteri Esg.

Un tema, quella della sostenibilità, vicino anche alle piccole quotate di Piazza Affari. L’osservatorio Aim di Ir Top Consulting ha realizzato una survey sulle politiche e le prassi delle società Aim Italia (98 in tutto le società analizzate, fatta eccezione per le Spac, appartenenti a 11 settori diversi) sui temi di environmental, social e governance, mettendo in luce che il 36% delle aziende Aim analizzate forniscono, su base volontaria, informativa sugli aspetti Esg all’interno del proprio bilancio, in un documento specifico e sul proprio sito web.

“L’attenzione verso le tematiche della sostenibilità ed elevati standard di governance è sempre più importante per una crescita bilanciata delle imprese – sottolinea Anna Lambiase, amministratore delegato di Ir Top Consulting e VedoGreen Finance: inoltre, gli investitori istituzionali utilizzano sempre di più criteri Esg nelle loro scelte di investimento di medio-lungo periodo, al fine di avere una migliore qualità nello screening dell’universo investibile.”

 

ALCUNI NUMERI IN EVIDENZA: BEST PRACTICE ESG SU AIM ITALIA

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A livello aggregato è emerso che solo il 36% delle società AIM Italia si è distinto per l’attenzione dedicata alla disclosure, su base volontaria, delle tematiche Esg. Dall’analisi di questo campione di società virtuose si evidenzia che si tratta di società appartenenti per il 31% al settore Industria, per il 17% al settore energia ed energie rinnovabili e per l’11% al settore tecnologia. In relazione alla dimensione il 51% presenta un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro, il 23% tra i 50 e i 100 milioni, il 17% tra i 100 e i 200 milioni e il 9% superiore ai 200 milioni. Infine, l’86% di queste aziende è presente all’estero e il 74% è fornitore di grandi imprese. Infine, l’86% di queste aziende è presente all’estero e il 74% è fornitore di grandi imprese.