Agenda mercati: attesa per Super Thursday con inflazione Ue e Opec+
L’ultima ottava del mese di novembre, che prende il via oggi con il Cyber Monday, vede in primo piano numerosi spunti macroeconomici di rilievo, come l’inflazione della zona euro ma anche il discorso di oggi del presidente della Banca centrale europea (Bce), Christine Lagarde, di fronte al Parlamento europeo, e quello del numero uno della Federal Reserve (Fed), Jerome Powell, previsto per venerdì. Da non perdere anche la riunione dell’Opec+, prevista inizialmente per lo scorso 26 novembre, sarà invece in agenda il prossimo 30 novembre.
Inflazione Ue, atteso un nuovo rallentamento
Data dependent. Quante volte nell’ultimo periodo è stata pronunciata questa frase dai principali banchieri centrali. Lagarde e Powell tra tutti. Riunione dopo riunione hanno rimarcato come le scelte sulle future mosse della Bce e Fed saranno guidate dai dati macro che verranno presentati di mese in mese. Una linea data dependent che dovrebbe essere confermata in occasione dei due discorsi di questa settimana.
E l’agenda di questa ottava vede numerosi spunti macroeconomici di rilievo. Nel dettaglio, per l’istituto di Francoforte il dato più atteso è l’inflazione preliminare per il mese di novembre in calendario giovedì 30 novembre. Secondo le attese del mercato dovrebbe rallentare al 2,8% dal precedente 2,9%, mentre quella base è vista al 3,9% rispetto alla lettura passata al 4,2%. Tra i principali figura l’inflazione dell’Eurozona, “che è attesa continuare il trend di rallentamento. Da segnalare che al momento è presente un’ampia differenza tra il valore di consenso degli economisti (2,8%) e quanto prezzato dagli inflation swap (circa il 2,5%) perciò sorprese al ribasso non sono da escludere“, segnalano gli strategist di Mps Capital Services, presentando i market mover della settimana.
“In Europa, l’attenzione sarà rivolta ai rapporti preliminari sull’inflazione al consumo di novembre in Germania, nell’Area Euro, in Francia, in Italia e Spagna. Si prevede un calo del tasso d’inflazione annuale dell’Area Euro al 2,8%. In Germania, altri dati chiave includono l’indicatore di clima dei consumatori GfK, che dovrebbe rimbalzare da un minimo di 7 mesi, mentre le vendite al dettaglio non dovrebbero registrare alcuna crescita per il quinto mese consecutivo. Il mercato del lavoro attirerà l’attenzione con i dati sui posti di lavoro attesi dall’Area Euro, dalla Germania, dalla Francia e dall’Italia. Inoltre, Francia e Italia rilasceranno le stime finali del PIL del terzo trimestre”. Così Gabriel Debach, market analyst di eToro.
Fitta anche l’agenda americana. Tra i dati più attesi a fiducia dei consumatori (martedì) che potrebbe orientare gli operatori sul sentiment delle famiglie con possibili riflessi sui consumi e l’ISM Manifatturiero (venerdì) atteso in miglioramento pur in area di contrazione. Da seguire anche le indicazioni in arrivo dalla Cina: giovedì verranno resi noti al mercato i PMI nazionali manifatturiero e servizi, mentre venerdì sarà diffuso l’analogo dato Caixin manifatturiero.
Opec+: cosa attendersi dalla riunione di fine mese
Il petrolio sorvegliato speciale in questa settimana in attesa della riunione dell’Opec+ che non si svolgerà a Vienna ma da remoto. Posticipata al 30 novembre per via dei contrasti interni tra i produttori circa l’entità dei tagli alla produzione nel 2024, ora è prevista il 30 con un risultato incerto. ” L’esito potrebbe avere ripercussioni importanti sul petrolio (e a cascata anche su altre asset class dato che il suo andamento può influenzare le aspettative di inflazione) in caso di sorprese”, rimarcano gli esperti.
Intanto il sentiment nel mercato petrolifero rimane negativo. Lo rimarcano gli esperti di ING ricordando che venerdì scorso il Brent ha mostrato un ribasso di poco più dell’1%, registrando così 5 settimane consecutive di chiusura in ribasso. “Sembra che il Cartello stia facendo progressi nel raggiungere un accordo con Angola e Nigeria, che non sono soddisfatte dei loro obiettivi di produzione per il 2024”, aggiungono Warren Patterson, head of Commodities Strategy, ed Ewa Manthey, commodities strategist, spiegando che “le aspettative sono che l’Arabia Saudita prorogherà il taglio supplementare volontario di 1 milione di barili al giorno nel prossimo anno”. Da ING chiariscono: “Chiaramente, se non lo vedessimo, questo eserciterebbe un’ulteriore pressione al ribasso sul mercato, dato il surplus nel primo trimestre 2024”.