Agenda mercati: adesso è l’ora della Fed, nuovo rialzo in arrivo. Ma cosa dirà Powell su future mosse?
Archiviata la riunione della Banca Centrale europea (Bce) la scorsa settimana, con l’istituto centrale che si è impegnato ad alzare tassi, adesso l’attenzione si sposta alla Federal Reserve (Fed) che annuncerà le sue decisioni sui tassi mercoledì sera alle 20 ora italiana. Una Fed che potrebbe essere ancora più aggressiva, soprattutto alla luce del dato sull’inflazione che ha toccato un nuovo picco (numeri che non si vedevano dal dicembre 1981).
Agenda mercati: i dati clou della settimana
Si prospetta una nuova importante settimana sui mercati, con dati e appuntamenti di rilievo. Nella seduta di domani, martedì 14 giugno, è prevista l’indagine Zew che dovrebbe evidenziare un lieve miglioramento a giugno, mentre per gli Usa sotto la lente il PPI (domanda finale). Nella giornata di mercoledì 15 giugno si guarda in avvio di giornata ai dati cinesi, con la pubblicazione della produzione industriale alle vendite al dettaglio. Diversi i dati da monitorare nella zona euro, tra cui la produzione industriale.
Ma è soprattutto l’agenda Usa ad essere densa di dati e appuntamenti. In evidenza l’indice manifatturiero NY, le vendite al dettaglio, l’indice NAHB sulla fiducia dei costruttori ma soprattutto la giornata culmina con le decisioni Fed. Quest’ultima dovrebbe rivedere al rialzo i tassi di 50 punti base nella forchetta 1,5%/1,25% dal precedente range 1%/0,75%. Segue a partire dalle 20:30 la conferenza stampa di Jerome Powell, con le nuove stime economiche. “Interessante sarà sentire dalle parole di Powell come e se il nuovo record dell’inflazione Usa inciderà sull’atteggiamento della Fed e sul percorso di rialzi. Il mercato prezza 3 rialzi da 50 punti base fino a settembre e un totale di 225 punti base entro la fine dell’anno”, spiegano gli strategist di Mps Capital Services.
Ancora all’insegna delle banche centrali la seduta di giovedì 16 giugno. Si pronunciano sui tassi la banca centrale svizzera e quella britannica. Quest’ultima dovrebbe preparare la sua stretta, con i tassi all’1,25% dall’1%. Si attende per l’Italia il dato finale sull’inflazione italiana di maggio, attesa al 7,3 per cento. Tra i dati americani da seguire i permessi edilizi, le nuove costruzioni abitative ma anche le nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione.
Venerdì 17 giugno l’agenda macro prevede la riunione di politica monetaria della Bank of Japan. Tra i dati in uscita le vendite al dettaglio in Uk e l’inflazione (dato finale maggio) della zona euro. Negli Usa in uscita la produzione industriale, oltre al discorso di Jerome Powell alla ‘Dollar Conference’.