Agenda della prossima settimana: Eurolandia e Gran Bretagna sotto i riflettori, mercoledì focus sulle minute della Fed
Settimana particolarmente ricca di indicazioni quella che inizierà il prossimo 21 maggio. Numerosi gli aggiornamenti in arrivo da Zona Euro e Gran Bretagna mentre dal fronte statunitense spiccano le minute dell’ultima riunione del FOMC, il Comitato di Politica monetaria della Federal Reserve.
Mercoledì 23 nel Vecchio continente sarà la volta del sentiment dei direttori degli acquisti del comparto manifatturiero e di quello dei servizi (indici PMI): in entrambi i casi è stimato un lieve arretramento, rispettivamente a 56 e a 54,6 punti. Atteso un lieve calo anche per l’indice tedesco Ifo, in calendario venerdì (consenso 101,9 punti).
Per quanto riguarda il nostro Paese, sempre alle prese con le trattative per la formazione del nuovo governo, martedì l’appuntamento è con la pubblicazione delle Prospettive per l’economia italiana elaborate dall’Istat.
Oltremanica, mercoledì riflettori puntati sull’inflazione che, scesa al 2,5% nell’ultima rilevazione, se dovesse evidenziare ulteriori cali, o anche confermarsi all’attuale livello, finirebbe per rinforzare la view della Bank of England di prezzi in ulteriore contrazione. Giovedì riflettori puntati sulle vendite al dettaglio mentre venerdì è in arrivo la seconda stima del Pil.
Dal fronte Banche centrali, giovedì saranno pubblicate le minute dell’ultima riunione della Banca Centrale Europea mentre mercoledì attenzione ai verbali della Federal Reserve. Nel primo caso ad emergere dovrebbe essere la constatazione che le pressioni inflazionistiche sono ancora scarse mentre le indicazioni in arrivo da Washington serviranno a capire come i membri del FOMC valutano il recente rallentamento della prima economia, anche alla luce della recente impennata dei prezzi petroliferi. Inoltre, dai verbali si cercherà di capire se esiste la possibilità di assistere a quattro strette monetarie nel 2018.
Giovedì la National Association of Realtors diffonderà i numeri relativi le venite di case esistenti mentre venerdì spazio agli aggiornamenti su ordini di beni durevoli e fiducia dei consumatori misurata dall’Università del Michigan (in versione definitiva).