ABI, tra prestiti ed NPL in aumento: i tassi restano bassi
I prestiti continuano a crescere a ritmi sostenuti, gli NPL in maniera lieve e i tassi d’interesse restano su livelli bassi nonostante i rialzi della BCE. Il rapporto di ABI traccia un quadro completo ed esaustitvo sul mercato del credito. italiano.
A settembre 2022, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 4,2% rispetto a un anno fa. Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie (calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni). Ad agosto 2022, per i prestiti alle imprese si registra un aumento del 4,8%.
Capitolo NPL. Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) ad agosto 2022 sono 16,3 miliardi di euro, in aumento di circa 0,4 miliardi di euro rispetto al mese precedente e in calo di circa 0,2 miliardi rispetto ad agosto 2021 e di 72,5 rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015. Il trend è emerso dal Rapporto pubblicato oggi dall’ABI. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari allo 0,92% ad agosto 2022, (era 0,96% ad agosto 2021, 1,40% ad agosto 2020 e 4,89% a novembre 2015).
Situazione tassi. A settembre 2022, nonostante l’aumento tra giugno e settembre di 125 punti base dei tassi BCE, i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento permangono bassi e registrano le seguenti dinamiche (cfr. Tabella 2): il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,49% (2,32% nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sul totale dei prestiti è l’1,86% (1,45% il mese precedente; 5,48% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è il 2,17% (2,07% il mese precedente, 5,72% a fine 2007).