A2A vuole diventare leader italiano del riciclo ma va giù a Piazza Affari
Ieri era stata la volta di Acea che aveva presentato il piano industriale 2019/2022 e oggi tocca ad A2Ache ha esaminato ed approvato il Piano Strategico 2019-2023, che costituisce un’evoluzione del Piano 2018-2022 approvato lo scorso anno.
I trend principali del Piano Strategico
Tre i principali trend industriali lungo cui si sviluppa il piano Strategico di A2A e sono l’economia circolare, la transizione energetica e le soluzioni smart. Nel caso dell’economia circolare, la strategia della multi-utility lombarda è volta ad incoraggiare una migliore gestione dei rifiuti nei nostri territori, supportare il recupero di materia, e sviluppare il mercato delle materie prime seconde. – Transizione energetica invece sta a significare il percorso di sviluppo a lungo termine radicato sulla decarbonizzazione, che prevede la dismissione degli impianti a carbone, il ruolo chiave degli impianti gas nel soddisfare la domanda di picco, una forte crescita delle energie rinnovabili, allineata agli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di gas serra, e dell’efficienza energetica con la riduzione del costo dello storage di energia, del solare e dell’eolico. Infine le soluzioni smart che riguardano l’adozione delle tecnologie digitali al fine di rendere i nostri business più efficienti, affidabili e sicuri. “Attraverso una strategia basata sulla decarbonizzazione e su una crescente elettrificazione dei consumi, apriamo la strada alla rivoluzione della e-mobility, recentemente supportata da incentivi nazionali e sostenuta dalle pubbliche amministrazioni locali” si legge nella nota del gruppo guidato dall’ad Valerio Camerano.
La reazione dei mercati
Il futuro prossimo di A2A sarà all’insegna di maggiore green e flessibilità il che si traduce in un processo di trasformazione del portafoglio di generazione, un ulteriore espansione nelle rinnovabili e la riconversione degli impianti tradizionali. Fine ultimo del piano di A2A è considerare i rifiuti sempre di più come un bene e non come uno scarto, passando da rifiuto a commodity, diventando così leader italiano nel riciclo.
Per quel che riguarda gli obiettivi economico-finanziari, A2A si pone di raggiungere i 323 milioni di euro di EBITDA al 2023, con una crescita di 95 milioni di euro dalla vendita EE e GAS e 41 milioni di euro dai nuovi servizi energetici (energy solutions, smart cities, illuminazione pubblica e servizi a valore aggiunto) e 402 milioni di euro di investimenti cumulati al 2023, oltre il 40% dei quali Digital & Tech. Il piano però non è visto di buon occhio dal mercato e a Piazza Affari la performance di A2A è una delle peggiori, segnando al momento della scrittura una flessione del 2,58%.