Notizie Notizie Italia Unicredit archivia un 2021 da prima della classe, analisti rimangono positivi sul titolo

Unicredit archivia un 2021 da prima della classe, analisti rimangono positivi sul titolo

23 Dicembre 2021 17:22

Mancano ormai solo 5 sedute alla fine dell’anno borsistico ed è quindi il momento di tirare le somme dell’anno, ormai agli sgoccioli. Il miglior performer, da inizio anno, sul Ftse Mib di Piazza Affari è Unicredit che presenta un rialzo di oltre il 77%, quasi quattro volte meglio rispetto al +20% circa del Ftse Mib e a velocità più che doppia rispetto all’Eurostoxx Bank (+34%).
Quest’anno il secondo maggiore gruppo bancario italiano è stato coinvolto in diversi importanti appuntamenti, a partire dal cambio al vertice con l’arrivo in primavera di Andrea Orcel. Due settimane fa è stato presentato il nuovo piano 2022-2024, che indica un utile netto per il 2022 al di sopra dei 3,3 miliardi di euro. Nel piano presentato il 9 dicembre, Unicredit prevede investimenti per 2,8 mld di euro in digital e data, mentre sul fronte costi l’obiettivo è quello di una riduzione in valore assoluto di 0,5 mld di euro.
Il mercato ha accolto con calore il nuovo piano e la svolta strategica voluta dal ceo Orcel che ha più volte manifestato la sua volontà di tornare a crescere in Italia attraverso una crescita organica. Per questi ed altri per motivi non sono da escludere, per l’istituto bancario italiano, fusioni con altre banche, anche se Orcel non si è ancora espresso a riguardo dopo il fallimento delle trattative con MPS.
Orcel nel corso del suo mandato cercherà di recuperare il divario con Intesa Sanpaolo, attuale leader di mercato in Italia, e come ritiene lo stesso ceo, Unicredit può ancora essere competitiva in Italia e non solo.
Guardando al consensus degli analisti di Bloomberg vediamo come la maggior parte (67%) rimangano Buy sul titolo, mentre solo 1 è sell sul titolo. Nonostante i forti rialzi di quest’anno, il target price medio rimane a 16 euro con un rendimento potenziale del 19,3% dai prezzi attuali.

Analisi tecnica

Oggi il titolo si muove sulla parità a 13,43 euro, rimanendo nei pressi del top da febbraio 2020. Dopo il trend ribassista che ha caratterizzato il titolo negli ultimi anni e che ha condotto i prezzi fino a 6 euro, da marzo 2020 Unicredit segna un rialzo del 117% sovraperformando il comparto non solo nell’indice italiano ma anche in quello europeo. Il titolo permane al di sopra di un’importante trendline che si sviluppa da fine ottobre e poi confermata anche ad inizio dicembre di quest’anno. In particolate proprio dopo il test di questa trendline, che si trova in prossimità della media a 200, Unicredit ha trovato nuova forza ed ha tagliato al rialzo la media mobile a 50 periodi, ritornando cosi ai livelli di prezzo pre-covid del febbraio del 2020. Nelle ultime sedute il colosso bancario sta consolidando area 13,40 e non ci si aspettano grandi volumi e volatilità fino all’inizio dell’anno nuovo. Al rialzo, un breakout di 13,60 euro potrà garantire nuova spinta rialzista ai prezzi e in caso di prosecuzione la prossima resistenza statica è in area psicologica di 14 euro. Al contrario, in caso di prese di beneficio e ribassi sul titolo i livelli da monitorare sono prima 12,60 € e poi area 12,10. Gli indicatori di tendenza, come il Macd e parabolic sar, sono allineati long, così come l’oscillatore Rsi che staziona in ipercomprato.